Nulla è cambiato

A quasi tre settimane dalla conferenza dei servizi che prevedeva la partecipazione degli studenti e dei docenti della sede ragusana della Facoltà di Lingue e delle massime cariche del Consorzio universitario ibleo, vengono resi noti i punti salienti del confronto.

A poco è servita l’assemblea preparatoria del 16 Novembre che aveva visto la sala Falcone-Borsellino mezza piena (o mezza vuota, a voler essere realisti), quindi scarsamente rappresentativa della numerosa popolazione studentesca della sede ragusana.

Si sono presentati alla Conferenza dei servizi del 21 Novembre il Preside di Facoltà, prof. Famoso, il Presidente dell’area didattica della sede di Ragusa, prof. Zago e, in qualità di Prorettore, il prof. Pioletti.

A rappresentanza degli studenti erano presenti il neoeletto consigliere di facoltà Giovanni La Terra, il rappresentante di area didattica Danilo Giambra e lo studente Salvo Di Rosa.

Ha preso parte l’ERSU, con il neodirettore dott. Rapisarda, e un rappresentante degli studenti; presente anche l’ufficio Diritto allo studio con la delegata prof.ssa Spampinato. Entrambi gli organi si sono dimostrati disponibili al colloquio e pronti a supportare le necessità e le richieste degli studenti e dei docenti.

Veloce l’intervento del Presidente della Provincia Antoci e sul momento rassicurante quello del vicesindaco Cosentini, che ha affermato di potere di persona sbloccare l’inutilizzo della chiesa di Sant’Antonino, atta a diventare Aula Magna della Facoltà di Lingue. Infatti, perché questa assuma a pieno titolo il ruolo previsto, non resta che provvedere con l’atto di consegna ufficiale, dato che l’affitto del locale in questione è già stipulato.

Se il vicesindaco ha promesso che anche in un solo giorno sarebbe stato possibile concludere il processo di assegnazione, aspettiamo i prossimi giorni per il varo dell’Aula (auspicando che il rallentamento dei tempi di consegna sia dovuto solo ad un lieve raffreddore da tradizionale virus influenzale prenatalizio).

Per entrare nel cuore dell’incontro non resta che presentare l’ospite d’onore, o per meglio dire, più atteso.

Non può che trattarsi del Consorzio Universitario di Ragusa, rappresentato dal Presidente Cascone, dal vicepresidente Migliore e dal Direttore amministrativo Dejak.

Dopo l’equilibrata apertura di Pioletti, la parola è passata al Preside Famoso, che ha rimproverato il comportamento della stampa, colpevole di aver colorato di toni troppo aspri il confronto tra Facoltà e Consorzio.

È arrivato poi il momento di Cascone. Il Presidente dopo essersi felicitato dell’incontro, augurandosi che fosse il primo di molti a seguire, ha risposto alle richieste di riparazione delle attrezzature elettroniche della facoltà, ricordando che in caso di guasti basta inviare una lettera al Consorzio.

Immediata la reazione del prof. Zago, che ha puntualizzato che da sempre la Facoltà ha agito secondo tale modalità, non ottenendo, il più delle volte, la risoluzione dei problemi in tempi celeri e con efficacia.

La sola spiegazione che Cascone ha saputo fornire è stata la presenza di eventuali disguidi nel settore amministrativo.

Si è dunque concordato di servirsi della Conferenza dei servizi come ricapitolazione dei vari punti di discussione da sviluppare in incontri successivi.

Le questioni emerse sono state: l’ormai mitizzata realizzazione di una Casa dello studente; l’aggiornamento del personale della Segreteria, troppo spesso ignaro sul da farsi nella risoluzione dei problemi degli studenti; l’acquisto di un proiettore per ogni sede visti i guasti presumibilmente causati dai vari trasporti per le strade di Ibla; la realizzazione di uno sportello ERSU effettivamente autonomo da quello catanese, richiesta apparentemente semplice da risolvere, dato che, avendo già i macchinari necessari, manca solo la nomina del responsabile dello sportello da parte del Consorzio.

Come previsto, non poteva mancare l’analisi di quello che appare a molti il problema per eccellenza, ma che probabilmente è solo uno fra i tanti, con l’unica colpa di essere l’ultimo arrivato.

Ovvero l’attuale situazione del Laboratorio linguistico.

Due gli ordini dei problemi: la condizione dei computer, di giorno in giorno sempre ridotti di numero, da migliorare anche grazie alle numerose proposte della prof.ssa Pavone, docente responsabile del laboratorio; e l’orario di apertura agli studenti, attualmente ancora limitato alla sola mattina.

Il prof. Zago ha affermato che è già stato stipulato un accordo ufficioso tra Facoltà e Consorzio da rendere ufficiale con il “via libera” del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio stesso: esso prevede il riordino interno del personale di Facoltà tra laboratorio e Santa Teresa secondo necessità.

Peccato che dal 21 a oggi si siano tenuti due Consigli di Amministrazione e nulla è ancora stato reso noto.

Sollevata anche le questioni delle Lauree specialistiche: quelle già attivate non sono ancora entrate nel pieno ritmo dell’efficienza dovuta e preme anche l’urgenza di attivare quelle per i laureati nella triennale di Mediazione linguistica.

A chiusura è arrivato l’intervento del prof. Pioletti, che ha sollecitato il Consorzio e tutti i presenti ad una programmazione strategica del riassetto dello stato della Facoltà e in particolare della sede ragusana.

Infatti l’attuale programma della prossima Finanziaria prevede un monitoraggio più rigido sulla proliferazione dei decentramenti e sulle norme che interessano quelli già istituiti.

Ha poi auspicato la costruzione di assi formativi nel circuito internazionale dei saperi affinché la Facoltà di Lingue, in particolare col suo settore volto al vicino e al più distante Oriente, possa crescere con interventi programmatici e mirati.

In conclusione l’assemblea si è svolta all’insegna dei “avete ragione” e dei “vediamo” con il senno di poi del Consorzio.

È sfumata quindi un’altra occasione per la Facoltà di Lingue di prendere il coltello dalla parte del manico; si è gettato l’ennesimo seme di una collaborazione reale e più serrata con il Consorzio, con la speranza, da sola in genere poco utile, che questa volta attecchisca.


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