“Non pagheremo il debito pubblico. L’euro si disgregherà”

Finalmente una voce fuori dal coro che non solo non plaude allo spending review di mario Monti. E’ quella del noto imprenditore Ernesto Preatoni che, in un’intervista ad Affaritaliani,it, dice a chiere lettere che l’ennesima manovra dell’attuale Governo nazionale non servirà a ripagare il debito pubblico.

Preatoni, come racconta Affaritaliani, da qualche tempo non sbaglia una previsione. E’ un ‘mago’? Non esattamente. Come dice lo stesso imprenditore, si attiene solo ai “numeri”. Parte dai numeri e li commenta. E ci ‘azzecca’ sempre. 

“Sostengo da anni – dice Preatoni – che non saremo in grado di pagare il debito pubblico e tutta questa ginnastica (fondi salva Stati, finanziamenti alle banche spagnole, provvedimenti anti spread e tutti gli annunci che sono stati fatti cui non e’ seguita alcuna decisione concreta) ha portato e porta a rendere il problema ancora di più difficile soluzione”.

Sollecitato ad essere più chiaro, l’imprenditore non si tira indietro: “Il problema vero – dice – è il debito pubblico. Oggi in Italia siamo al 123 per cento del Pil (Prodotto interno lordo) e a quasi 2000 miliardi. Il bilancio dello Stato italiano (se si verificheranno le proiezioni governative , cosa di cui dubito) chiuderà con un avanzo primario (prima quindi degli interessi sul debito pubblico), di circa 16 miliardi. Posto che lo Stato italiano ha debiti nei confronti dei fornitori per 70 miliardi (e che questi 70 miliardi non sono contabilizzati nel debito pubblico) e se questi debiti venissero pagati nel giro di 4 anni, ecco che l’avanzo primario scomparirebbe”.

“A questo punto però – osserva sempre Preatoni – bisogna pagare tassi di interessi vicini al 5 per cento su un debito pubblico di quasi 2000 miliardi, in totale quindi quasi 100 miliardi l’anno, che equivale a 5 manovre dell’entità dell’ultima che abbiamo appena visto! Il tutto non per diminuire il debito pubblico, ma per mantenerlo al 123 per cento”.

“Poiché la patrimoniale non è applicabile -osserva ancora l’imprenditore – e come dimostrato in un mio precendente articolo (ernestopreatoni.com), poiché il mercato non è in grado di assorbire una eventuale vendita degli asset dello Stato, poiché i tagli, come e’ facile capire in questi giorni, non potranno essere incisivi, è inutile illudersi di pagare il debito pubblico”. 

“Il debito pubblico – dice ancora Preatoni – potrà essere pagato solo se verrà svalutato. Sono anni che dico che una inflazione controllata sarebbe stata il miglior antidoto. Magari l’avessimo accettata, o addirittura provocata, anziché combattuta! Con una inflazione al 10 per cento negli ultimi tre anni, oggi avremmo diminuito il debito pubblico di circa il 20 per cento!”. 

E invece che è successo? “Invece – aggiunge Preatoni – è aumentato di circa il 10 per cento”.  

A questo punto il giornale chiede all’imprenditore una previsione. Preatoni non si tira indietro: “L’atteggiamento della BCE non promette nulla di buono, ho l’impressione che continueranno a combattere il mostro che non esiste. L’euro si disgregherà e vedremo inflazione al di fuori di ogni controllo”.

Foto di Ernesto Preatoni tratta da old.naistemaailm.ee


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