E' stata una conferenza stampa frizzante, ricca di domande, precisazioni e sottolineature, quella andata in scena stamattina all'hotel excelsior di palermo. E non poteva andare diversamente. Al centro della scena c'erano, infatti, i candidati della lega nord in sicilia.
“Noi leghisti? No, siamo con Tremonti”
E’ stata una conferenza stampa frizzante, ricca di domande, precisazioni e sottolineature, quella andata in scena stamattina all’hotel Excelsior di Palermo. E non poteva andare diversamente. Al centro della scena c’erano, infatti, i candidati della Lega Nord in Sicilia.
Non è uno scherzo. Li abbiamo visti in carne ed ossa. Il più famoso è il sindaco di Alimena, Giuseppe Scrivano (capolista alla Camera, Sicilia Orientale) già noto alle cronache siciliane, perché la sua scelta di candidarsi nelle liste di Maroni, ha già provocato un terremoto nella sua giunta, tanto che si profila all’orizzonte lo scioglimento del consiglio comunale.
Con lui, stamattina, c’erano anche Veronica Navarra, romana di origini siciliane che guida la lista per la Sicilia occidentale,e che nella vita lavora nell’azienda agricola di famiglia (producono parmigiano reggiano nel milanese); Chiara Zarlocco, romana, presidente dello Yacht club di Favignana e imprenditrice della comunicazione del turismo, (candidata al Senato); e l’imprenditore edile palermitano Valentino Amato, anche lui in lizza per uno scranno a Palazzo Madama.
La domanda che ha animato la conferenza stampa è stata la seguente: ma perché i siciliani dovrebbero votare Lega Nord? Da qui un animato dibattito e i necessari distinguo: “Noi siamo ‘ospiti della Lega Nord’ ma tutti esponenti del movimento 3L, Lista, Lavoro e Libertà dell’ex ministro all’Economia, Giulio Tremonti”. Ex ministro che oggi si distingue per i suoi attacchi alla “dittatura della finanza europea”.
“Della Lega-hanno aggiunto- condividiamo il modello territoriale di partito. Che bisogna, a nostro avviso, replicare in tutte le regioni”. Va bene- fa notare la platea- ma stiamo parlando di un partito, quello di Maroni, che non perde occasione di sparare a zero sulla Sicilia: “Non sulla Sicilia, ma sulla sua classe politica che indubbiamente ha delle falle” rispondono.
In verità, non è proprio così. Sono tanti i leghisti che si sono distinti per avere offeso il popolo siciliano, identificandolo con la mafia e con tutto il peggio che c’è.
“Ci sono indubbiamente degli elementi che hanno abusato di slogan populisti- ammettono- ma non è questo lo spirito della Lega né tanto meno di Tremonti”.
Il quale, quando era ministro dell’Economia, quantomeno si è posto il problema dell’accesso al credito nel Sud e ha voluto fortemente la Banca del Mezzogiorno. (Oggi operativa, ma azzoppata dal governo Monti).
“Se non ha fatto di più per il Sud dovete prendervela con quei ministri meridionali che hanno lavorato con lui e non hanno fatto niente per il Mezzogiorno, anzi lo hanno anche ostacolato”.
E questo, considerando gli ascari che i siciliani si sono divertiti ad eleggere, può anche essere vero.
Altro tema: Maroni vuole trattenere a Milano il 75% delle imposte maturate in Lombardia. E la Sicilia? Il nostro Statuto lo prevede dal 1947, ma lo Stato non ha mai voluto applicare questa previsione. Perderebbe troppi soldi. Più di quanti ne trasferisce.
A questa domanda ha risposto, l’imprenditore palermitano: ” Certo, vale per la Lombardia e vale per la Sicilia, tra le prime regioni produttrici di petrolio di cui però resta la sola traccia dell’inquinamento e delle malattie, mentre le accise volano via. E’un punto fondamentale del nostro programma”.
Ma siamo sicuri? Lo slogan elettorale della Lega è: Prima di tutto il Nord…
“Noi siamo il Movimento 3L – ribadiscono- tant’è che nei manifesti elettorali compare il nostro simbolo”.
Il resto della conferenza stampa è stato dedicato alle polemiche sui parenti di Scrivano in lista: “Solo uno è mio parente” ha risposto il sindaco di Alimena”. Secondo i cronisti presenti sono di più. E c’è anche qualche parente di un suo assessore. Dopo qualche tentennamento ammettono: “Se c’è qualche parente è solo perché abbiamo fatto le liste in pochi giorni. Meglio qualche parente che persone imposte da altri territori- ha aggiunto la Navarra. Che, per l’appunto, è di Roma. Come la Zarlocco. “Siamo solo due però, guardate negli altri partiti…”.
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