Pomeriggio "caldo" quello di ieri, 29 settembre. Pomeriggio fatto di incontri, manifestazioni dimostrazioni pacifiche che hanno coinvolto, in contemporanea e fino ad ora tarda, diversi centri del calatino e del ragusano. Protagonisti i comitati no muos siciliani, il "tema" ancora lui: il m. U. O. S. Tro di niscemi e le sue famigerate, 41 antenne nrtf n. 8.
No Muos, da Comiso ad Acate per il flash mob della morte
Pomeriggio “caldo” quello di ieri, 29 settembre. Pomeriggio fatto di incontri, manifestazioni dimostrazioni pacifiche che hanno coinvolto, in contemporanea e fino ad ora tarda, diversi centri del calatino e del ragusano. Protagonisti i comitati No Muos siciliani, il “tema” ancora lui: il M.U.O.S.tro di Niscemi e le sue famigerate, 41 antenne NRTF N. 8.
Ore 15.00 aeroporto di Comiso, sono la prima ad arrivare, il caldo è torrido e l’ambiente spettrale. Faccio un giro per l’aeroporto. Ovunque edifici abbandonati, nuovi, eppure già “usati” dal tempo che ha fatto davvero un buon lavoro, rendendoli invivibili.
Ore 15.10 arrivano i primi rappresentanti dei vari comitati No Muos…arriva Vittoria, Acate, Ragusa, Niscemi, Catania, Caltagirone, Ispica e il “neonato” Comitato di Comiso.
Si prepara il banchetto col materiale informativo, si stendono le bandiere, arriva la stampa e arrivano anche abitanti della zona. Vorrei fossero di più, vorrei vedere l’aeroporto stracolmo di gente, ma non è così. Vari interventi si succedono al microfono, si parla, si informa, si denuncia.
Alle 17.00, le forze dell’ordine ci ricordano che il nostro permesso è scaduto. Ci spostiamo tutti nel centro di Comiso.
Anche qui, fra gli abitanti della cittadina che, tranquilli, si apprestano a vivere il loro sabato sera, le voci serene, a tratti tonanti, dei rappresentanti dei Comitati NO MUOS sembrano raccontare al vento caldo, quali siano i pericoli di una convivenza già in atto con le antenne di Niscemi.
In realtà, il vento caldo porta quel “parlare” alle anime dei molti anziani presenti, e in tanti lasciano le loro sedie per andare a firmare la nostra petizione contro la base NRTF di Niscemi.
Ore 20.30
Ci si sposta ad Acate per il flash mob. Non siamo abituati a vederne molti nelle nostre zone, ma quello di Acate ha
qualcosa di surreale e coinvolgente. Un suono di sirena, forte,
inquietante e tutti i presenti cadono in terra, distesi… “morti”, fra loro tanti bambini che lasciano le loro bici e si stendono a terra. Solo qualche istante ed arrivano loro: due militari in perfetta uniforme col volto coperto da maschere anti-gas, accompagnano un tecnico “sigillato” dentro la sua tuta bianca che, con un rivelatore di radiazioni.
Accerta la presenza delle stesse e la conseguente morte dei presenti e “pianta”
in mezzo al mucchio di “morti“, una bandiera bianca, al centro della quale solo un enorme teschio e la scritta MUOS. Un altro suono di sirena, quasi liberatorio, scioglie l’incantesimo riportando tutta la piazza in vita. Siamo sicuri che tanto è rimasto di questo momento dentro l’anima degli acatesi, speriamo possa esserci una risposta in termini di presenza, alla manifestazione del prossimo sabato, 6 ottobre.
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