Più di 500 persone si sono radunate nelle campagne di Niscemi per bloccare la grande gru che servirà alla costruzione del Muos, il sistema di radio militari del governo statunitense. Al momento sono due i presidi principali: uno autorizzato in contrada Ulmo, laltro all’esterno della base militare. Il comitato regionale NoMuos sorveglia il perimetro da tre giorni. Finora il convoglio con il carico speciale non è partito e l’opinione più diffusa è che ci sia troppa attenzione sul suo passaggio per il momento. I vertici militari punteranno a una strategia di sfiancamento, secondo alcuni, altri propendono per l’effetto sorpresa.
Qualche critica è giunta dai membri del comitato al sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa che ha convocato un Consiglio comunale straordinario in contrada Ulmo. La protezione civile blocca i manifestanti che cercano di raggiungere la base sconsigliando loro di raggiungere il comitato. «E’ un tentativo di delegittimare la protesta», hanno accusato.
Al Consiglio straordinario in mattinata era presente anche il deputato all’Assemblea regionale Giancarlo Cancelleri del MoVimento 5 stelle: «Un intervento istituzionale contro la costruzione del Muos è ancora possibile – ha dichiarato – La Sicilia è suolo italiano, non statunitense».
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