Il 17 aprile si svolgerà l'udienza preliminare. L'ex primo cittadino è accusato di avere preso voti dalla mafia. Scarcerato la scorsa estate, oggi siede tra gli scranni del consesso civico, che staserà sarà chiamato a prendere una posizione sulla costituzione di parte civile dell'ente. «Nel 2014 feci una delibera ad hoc», dichiara a MeridioNews
Niscemi, il consiglio si esprime sul processo all’ex sindaco La Rosa potrebbe votare sui danni da lui creati al Comune
Il consiglio comunale di Niscemi chiede alla giunta di costituirsi parte civile nei confronti degli indagati dell’inchiesta Polis. Fra i nove arrestati, all’alba del 29 giugno del 2017, con l’accusa di voto di scambio politico mafioso c’è anche l’ex sindaco Ciccio La Rosa. Oggi consigliere, stasera potrebbe prendere parte alla votazione. «Posso votare, posso astenermi e posso anche uscire dall’aula», dichiara a MeridioNews l’ex primo cittadino eletto nel 2012 ricordando che a marzo 2014 fu lui stesso a predisporre una delibera votata dalla giunta con la quale l’ente comunale «in automatico si costituisce parte civile in tutti i procedimenti di mafia, estorsioni, racket e reati contro il Comune di Niscemi».
Con un voto contrario, dunque, La Rosa non rischierebbe di smentire quella sua stessa delibera? «Dal punto di vista amministrativo è già esecutiva. Per quanto riguarda stasera vedrò il da farsi, non posso anticipare la mia decisione sul voto – replica -. Posso dire di aver già preso i miei provvedimenti e di essermi assunto le mie responsabilità in tempi non sospetti». All’epoca, l’attuale sindaco Massimo Conti era assessore della giunta La Rosa. «Il Comune si costituirà parte civile perché ha subito un ingente danno di immagine – dichiara il primo cittadino, che questa sera sarà presente alla seduta del consiglio ma non potrà votare – Questo indirizzo arriva in seguito a un protocollo con la prefettura. In ogni caso, è giusto che il consiglio dibatta liberamente gli indirizzi politici, nonostante sia probabile che l’ex sindaco sia in forte imbarazzo rispetto alla questione».
La mozione è stata presentata da tutti i consiglieri comunali di maggioranza «ma – afferma il presidente del consiglio comunale Fabio Bennici – è aperta anche alla condivisione con la minoranza che può sottoscriverla prima che venga posta al voto oppure suffragarla» durante la votazione che sarà palese. L’idea da cui nasce questa seduta è quella di «rimarcare ulteriormente la posizione dell’organo del consiglio e dell’ente comunale: vogliamo innanzitutto togliere ogni dubbio sulla faziosità dei consiglieri. Non abbiamo posizioni da tutelare, il solo obiettivo è quello di perseguire la legalità a fianco della magistratura». Per quanto riguarda l’eventualità di una incompatibilità con l’oggetto della deliberazione dell’ex sindaco La Rosa, Bennici dichiara di non aver avuto la «possibilità di confrontarmi con il segretario comunale, che rappresenta il garante della legittimità degli atti. Oggi lui è un consigliere comunale, ma è chiaro che è una situazione quantomeno bizzarra e, in base al voto che esprimerà, sarà chiara anche la sua posizione e visione politica».
La Rosa, scarcerato la scorsa estate, aveva fatto parlare di sé poco prima delle Politiche quando a Niscemi ha indossato una pettorina della Lega e si è messo a distribuire volantini elettorali. Sulla questione, il segretario nazionale del Carroccio, Matteo Salvini, contattato da MeridioNews ha dichiarato di non avere mai autorizzato la costituzione di un gruppo consiliare della Lega nel centro del Nisseno. La vicenda aveva aperto una polemica anche tra i coordinatori del partito in Sicilia: da una parte il neosenatore Alessandro Pagano, che ha risposto sostenendo di avere sul territorio come riferimento soltanto la consigliera Valentina Spinello; dall’altra, Angelo Attaguile che invece ha preso le distanze dalla scelta di avere aperto le porte a La Rosa.
L’udienza preliminare per La Rosa è stata fissata per martedì 17 aprile al tribunale di Gela. «Per quanto riguarda questa sera, sono certo che ci sarà un’ampia discussione ed è giusto che sia così. Ogni consigliere deve sentirsi libero di votare come meglio crede, anche io, nell’interesse della collettività e della comunità», ha concluso il diretto interessato..