Museo egizio, Franceschini in visita al convento Ministro dà via libera. Licandro: «Apre nel 2017»

«Potete passare, però spicciatevi». «Quando noi ce ne andiamo potete fare quello che volete, ma per ora da qua vi dovete togliere». In via Crociferi stamattina ci sono due furgoncini. Uno dell’Ipi-Oikos, che recupera un lavoratore che dà un’ultima spazzata alla strada. Il secondo è di un privato, che deve scaricare del materiale edile. Ma nella strada patrimonio dell’Unesco non deve esserci nessuno. Almeno finché non passano il sindaco di Catania Enzo Bianco e il ministro della Cultura Dario Franceschini. Diretti al Convento dei Crociferi, che l’amministrazione ha individuato come sede etnea del Museo egizio di TorinoUna notizia della quale si parla da quasi un anno, e che presto dovrebbe diventare concreta. Con la benedizione del componente del governo. «Ma che bel palazzo – dice Franceschini – È tuo?», domanda al primo cittadino. «Sì, sì. È del Comune», risponde Bianco. Che poco prima ha annunciato di voler candidare Catania come città italiana della Cultura nel 2020

La ristrutturazione è quasi completa. All’interno dell’edificio la giunta promette che troveranno posto i reperti tirati fuori dagli archivi del museo piemontese e un museo della città, che servirà a raccontare la storia del capoluogo etneo. Tra le stanze rimesse a nuovo ci sarà anche spazio per la sede della fondazione Verga, promette l’assessore Orazio Licandro, e l’archivio comunale. «Stiamo parlando di circa 800 metri quadrati – spiega – Sto andando a memoria. Ormai il restauro è finito: stiamo procedendo. Sul piano scientifico abbiamo individuato cosa si esporrà: circa tremila pezzi, sono tantissimi». Dovrebbero provenire dagli scavi di Tebtynis, una città a qualche centinaio di chilometri dal Cairo. «Una città egizia ma di segno ellenistico – precisa Licandro – Perché? Perché abbiamo valutato che sarebbe stato poco significativo riprodurre in sedicesimi il museo che già c’è a Torino».

A chi chiede delle mummie, Licandro risponde che ci saranno: «Certo che ci saranno. Non so ancora quante e quali, ma ci saranno». «Noi stiamo facendo un unicum – continua – Quella città egizia ha le nostre stesse radici culturali. È filologicamente corretto». I reperti devono essere portati fuori dai magazzini e restaurati. Prima che arrivino serve però che partano i lavori di allestimento. «Ci siamo – garantisce l’assessore – Ci siamo. Se ne parla nel 2017. Il via libera del ministro c’è, ma come si fa a dare una data?». Gennaio 2017 potrebbe essere troppo presto. Quanti mesi ancora ci vorranno, si vedrà. Stesso discorso per il museo della città: «Il progetto è molto bello, è coinvolto il professore Ortoleva, così ci capiamo». Peppino Ortoleva, lo storico che si è occupato anche del museo del Cinema di Torino.

Una passione per il Piemonte che pare non fermarsi. «Non è una passione. Torino ha istituzioni culturali tra le più importanti d’Europa: non c’è un feeling a prescindere. È nato dopo». Quello di via Crociferi dovrebbe diventare «un grande polo culturale. Portando là sia l’archivio storico sia la fondazione Verga facciamo anche un’importante operazione di riduzione dei fitti». I dettagli, però, sono ancora in fase di definizione. Non si sa come il museo si chiamerà né, di preciso, come i reperti verranno trasportati. «Il patrimonio del museo egizio è dello Stato, per questo c’è il ministro che dice sì o no – continua Licandro – Sarà la soprintendenza a supervisionare tutto, e sarà il ministero a mandare avanti questa operazione». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]