Muos, il segretario della Difesa Usa a Roma Sabato manifestazioni ed eventi in tutta Italia

Per assicurarsi che i lavori del Muos procedano, adesso si muovono i pezzi da novanta dell’amministrazione Obama. Ieri a Roma si è tenuto un incontro tra Leon Panetta, segretario alla Difesa degli Stati Uniti ed ex capo della Cia, e il nostro ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, il cui esito lascia poco spazio a margini di trattativa. «Il sistema satellitare della Marina militare statunitense da installare in Sicilia –  ha dichiarato Di Paola – è un asset strategico per l’Alleanza atlantica, non solo per gli Stati Uniti. È una presenza importante che va portata avanti».

Ci ha pensato poi Panetta ad ammorbidire i toni. «Capisco le preoccupazioni degli abitanti e faremo il possibile per far capire che non ci sono rischi per la salute», ha detto l’ex numero uno della Cia a margine dell’incontro, avvenuto a pochi giorni dalla presa di posizione del governo regionale che ha annunciato lo stop dei lavori nella base militare americana di Niscemi. Parole a cui, tuttavia, non sono ancora seguiti concreti provvedimenti. «Il presidente Crocetta – denuncia Fabio D’Alessandro, attivista del comitato di Niscemi – deve spiegarci cosa intende fare per bloccare davvero il cantiere». I No Muos avrebbero dovuto incontrare l’assessore all’Ambiente Mariella Lo Bello giorno 10, come anticipato dallo stesso membro della giunta regionale nella seduta dell’Assemblea regionale dedicata al sistema di antenne satellitari americano. «Non l’abbiamo vista e continua a prendere tempo perché in realtà non sanno cosa fare», continua D’Alessandro.

Intanto martedì la commissione Ambiente dell’Ars si incontrerà a Niscemi, mentre fonti parlamentari annunciano anche una possibile seduta straordinaria della giunta regionale nella cittadina del nisseno, sul modello di quella già organizzata a Librino. Parole, promesse e incontri che rischiano di rimanere infruttuosi, «buoni per mettere le mani avanti in periodo di campagna elettorale», sottolineano gli attivisti che devono fare i conti con i danni subiti a causa del maltempo al presidio permanente, che dal 22 novembre insiste davanti alla base militare americana di Niscemi in contrada Ulmo. Pioggia, vento e grandine hanno danneggiato le tende e la strumentazione tecnica. «Il Comune ci ha dato due nuovi stand e si sta muovendo anche la Croce Rossa per portarci una cucina da campo e delle nuove tende», spiegano dal presidio.

Sabato, in attesa della grande manifestazione nazionale prevista per il 30 marzo, il sabato prima di Pasqua, si svolgeranno tanti piccoli eventi e manifestazioni in diverse città d’Italia: ad Agrigento, Bologna, Marsala, Messina, Palermo, Piazza Armerina, Ragusa, Roma, Siena, Siracusa e Torino. È possibile trovare più informazioni sui gruppi No Muos locali nati su Facebook. A Niscemi si prevede in mattinata la manifestazione degli studenti e nel pomeriggio un’invasione pacifica e colorata della città. A Catania, infine, gli appuntamenti sono due: alle 9:30 ci sarà un presidio a Belpasso, davanti alla sede della Comina, l’azienda di trasporti che si è occupata della mega gru arrivata scortata alla base la notte del 10 gennaio. Quindi, a mezzogiorno gli attivisti si sposteranno alla Prefettura in via Etnea. «Se è intervenuto anche il segretario della Difesa degli Stati Uniti – conclude D’Alessandro – significa che la nostra lotta sta funzionando».

[Foto di Sarah Di Pasquale]


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Si muovono i pezzi da novanta dell'amministrazione Obama per difendere il sistema satellitare di antenne militari in costruzione a Niscemi. Leon Panetta, ex capo della Cia, ha incontrato ieri il nostro ministro della Difesa Giampaolo Di Paola che ha affermato: «L'opera va portata avanti perché è un asset strategico per l'Alleanza atlantica». Nel frattempo il governo Crocetta non ha ancora emesso nessun provvedimento per bloccare i lavori, mentre gli attivisti al presidio permanente fanno la conta dei danni causati dal maltempo. Guarda le foto

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