Muos di Niscemi, le ultime corbellerie del Ministro Mauro e del Presidente Crocetta

IL PARERE DEGLI ESPERTI NO MUOS SULLE ULTIME DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DELLA DIFESA E DEL GOVERNATORE SICILIANO

Lo scorso 21 Novembre, dopo una serie di battibecchi e di scaricabarile sulle responsabilità legate al Muos di Niscemi, c’è stato l’incontro  ‘pacificatore’  tra il Ministro della Difesa, Mario Mauro e il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ormai in preda alla confusione più totale.

Tra le tante dichiarazioni senza capo né coda che sono scaturite dall’incontro romano, quella secondo cui  il Ministero si sarebbe già attivato per l’installazione di centraline per monitorare l’emissione di onde elettromagnetiche e per l’istituzione di un tavolo tecnico sulla questione.  Nessuno ha capito cosa volessero dire. E, non è un caso. Come abbiamo già sostenuto, il sospetto è che sia a Roma che a Palermo, stiano cercando di mettere qualche toppa a questa farsa, magari per timori di possibili risvolti giudiziari.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Gaetano Impoco, ricercatore, vicepresidente dell’associazione  Movimento No Muos Sicilia, che ha commentato così:  “Per cominciare, non si capisce quale sia la “tabella di marcia” suggerita dall’ISS .  Non si capisce neanche quale soggetto sarà responsabile del monitoraggio e chi potrà controllare.  Il Ministero si è attivato per l’istallazione delle centraline? Dove? Quando? Coinvolgendo chi?  Le  strutture sanitarie? E il registro tumori?”. E ancora: “Chi  siederà a tale tavolo di confronto?”. Misteri.

E non è il solo ad avere dubbi:

“La mia impressione a caldo – ha detto a LinkSicilia Rino Strano, medico No Muos e responsabile del Wwf- è che Mauro e Crocetta si siano messi tacitamente d’accordo per cercare di fuorviare l’attenzione dalle misurazioni puntuali e continue effettuate dalle esistenti centraline dell’ARPA Sicilia. Le centraline automatiche rilevano scandalosamente il costante superamento dei limiti massimi, consentiti per legge, delle emissioni delle antenne del sistema NRTF N.8 di contrada Ulmo.” “Se è vero che Crocetta tiene tanto alla sua salute e a quella di tutti i siciliani – ha aggiunto Strano – allora deve pretendere che le misurazioni vengano effettuate in modo corretto, cioè secondo legge. Ormai lo abbiamo ripetuto tante volte che anche i sassi conoscono tale procedura. Si deve verificare innanzi tutto, in accordo con i tecnici statunitensi, un piano strategico di misurazioni. Ciò comporta innanzi tutto conoscere il “diagramma di funzionamento” delle antenne (cioè tipo di emissioni, frequenza di funzionamento e potenza massima emettitiva); ciò permetterà di tracciare, seguendo l’orografia (cioè la conformazione del suolo) una mappa delle emissioni delle antenne sul suolo.

Fatto ciò si devono eseguire complicati calcoli di interferenze e sommazioni delle varie radiofrequenze emesse da tutte le antenne, messe in funzione alla massima potenza, per arrivare a tracciare nel modo più attendibile possibile una mappa delle emissioni elettromagnetiche in “campo vicino” cioè in prossimità delle antenne (a differenza delle misurazioni in “campo lontano” in cui le misurazioni, molto più semplici da fare, sono rilevate a notevole distanza dalle antenne stesse). Tutto questo lavoro è propedeutico per andare a rintracciare i punti “caldi” cioè le zone in cui le onde elettromagnetiche si sommano e dove quindi più alto è il rischio di salute per la popolazione.” “Solamente nei cosiddetti “punti caldi” devono essere poste le centraline. – ha concluso Strano – Se le centraline verranno messe a casaccio, sarà solo un’enorme dispendio di risorse economiche e umane che non porterà ad alcun risultato attendibile. Ovviamente nell’equipe che si occuperà di effettuare tali misure sarà “opportuna” nonché “necessaria” la presenza di un nostro tecnico di fiducia che possa tranquillizzare tutti noi sulla correttezza dei dati rilevati.”
Abbiamo chiesto un parere anche al prof Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino lo scienziato che insieme al dr Massimo Coraddu dello stesso Politecnico, per primo ha condotto ricerche e studi sui rischi derivanti dalle emanazioni elettromagnetiche delle 46 antenne della base NRTF-8 di Niscemi e del Muos che, all’interno della stessa base, sta per essere ultimato:
“Vi sono precise disposizioni di Legge  che prescrivono come vanno fatte le misurazioni per le antenne esistenti e la previsione del campo elettromagnetico per eventuali impianti futuri. La procedura è quella indicata dal dottor Strano. Non ci sono accordi da prendere e vertici fra iniziati da effettuare. L’ARPA Sicilia, se facesse il suo dovere, avrebbe dovuto e dovrebbe autonomamente provvedere a far rispettare la Legge italiana e regionale.
Non c’è nulla da decidere, basta seguire le disposizioni di Legge, che sono chiarissime. In maniera trasparente e possibilmente senza inciuci. Ma quanto visto in questi anni mi rende poco confidente che tutto questo avverrà”.


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