«L’ipotesi dell’omicidio non è affatto esclusa, così come rimane non esclusa l’ipotesi del suicidio». Lo dice l’avvocato Vincenzo Lo Re, incaricato dall’ex europarlamentare Francesca Donato, di seguire le indagini sulla morte del marito, l’imprenditore palermitano Angelo Onorato. Ieri la procura aveva chiesto l’archiviazione dell’indagine. «Nella motivazione con la quale inizia la richiesta di archiviazione formulata […]
Morte Onorato, il legale: «Due mesi prima di morire, raccontò di essere stato pedinato»
«L’ipotesi dell’omicidio non è affatto esclusa, così come rimane non esclusa l’ipotesi del suicidio». Lo dice l’avvocato Vincenzo Lo Re, incaricato dall’ex europarlamentare Francesca Donato, di seguire le indagini sulla morte del marito, l’imprenditore palermitano Angelo Onorato. Ieri la procura aveva chiesto l’archiviazione dell’indagine. «Nella motivazione con la quale inizia la richiesta di archiviazione formulata dalla procura di Palermo – evidenzia Lo Re – si legge: “Le indagini non hanno consentito di individuare seri, concreti e specifici elementi a carico di alcuno e neppure è stato possibile esclude che il decesso sia stato frutto di una scelta autonoma dello stesso Onorato”».
«La sostanza – spiega il legale – è che, nel termine massimo previsto per le indagini, non sono stati trovati elementi di certezza indiscutibili a favore di una o dell’altra ipotesi. Ci è stato consegnato stamattina un fascicolo di oltre 2000 pagine, che stiamo leggendo con attenzione prima di formulare le nostre considerazioni». Intanto, però, l’avvocato Lo Re ha anticipato che «un testimone dichiara che Onorato si confidò con lui, dicendo che nel mese di marzo (l’uomo è poi stato trovato senza vita a maggio del 2024 all’interno della sua auto a Palermo con una fascetta stretta al collo) si era accorto di essere stato pedinato da due persone e di essere preoccupato per la sua incolumità».