Monopattini elettrici a noleggio che invadono gli angoli della citta, abbandonati a loro stessi, sui marciapiedi, davanti ai negozi, a ridosso degli ingressi dei palazzi, trasformandosi in barriere architettoniche tra quanti non vorrebbero averli d’intralcio e sono, invece, costretti a improvvisarsi in slalom per scavalcarli o, semplicemente, per entrare e uscire di casa. È quanto accade ogni giorno a Catania, dove sono attivi i tre servizi di sharing Helbiz, Lime e Dott. Ed è quello che lamentano, in particolar modo, gli abitanti di una palazzina nella zona alta di via Etnea, in prossimità del tondo Gioeni, linea di confine oltre cui è vietato il parcheggio degli e-scooter. «Da mesi, i monopattini vengono lasciati davanti al portone d’ingresso – spiega a MeridioNews Gabriele Campese, capo còndomino dell’edificio in questione – e la gente non ha il passaggio libero. Una situazione che crea non pochi disagi a passanti e residenti e che diventa pericolosa per chi è anziano o ha difficoltà a deambulare».
Un’idea green quella di incentivare l’utilizzo dei due ruote elettrici, che è piaciuta a molti. Mezzi di trasporto a basso impatto ambientale e utili per destreggiarsi in mezzo al traffico delle città, il cui utilizzo è scandito da un regolamento chiaro e dettagliato per i fruitori: non devono guidare e parcheggiare i mezzi noleggiati sui marciapiedi, non devono creare intralcio su piste ciclabili, alle uscite e alle fermate dei mezzi pubblici, né tanto meno di fronte a una proprietà privata o su un vialetto d’accesso, per non parlare dei passaggi per le sedie a rotelle e dei percorsi tattili per chi ha una disabilità. Pena, una sanzione comminata in base all’infrazione commessa. Ma le multe, a quanto pare, almeno per il posteggio selvaggio di fronte all’ingresso della palazzina di via Etnea, tardano ad arrivare: «Un mese fa – aggiunge Campese – abbiamo contato 18 monopattini lasciati davanti al portone, ma quotidianamente ce ne sono almeno sei o sette ammassati a terra per l’inciviltà di chi li noleggia o perché fatti cadere dal vento».
La mancanza di senso civico di chi lascia i monopattini a noleggio in modo selvaggio fa il paio con l’assenza di appositi stalli dove posizionarli: «Quanto meno lasciarli in ordine – commenta al nostro giornale Daniele, residente nel palazzo che conta quattordici appartamenti – Anche perché questo è un disagio che va a sommarsi all’impraticabilità del tratto di marciapiede di fronte alla palazzina, in cui sono state posizionate delle transenne, in attesa dei lavori, a causa della caduta di calcinacci da alcuni balconi. Accanto alla nostra palazzina – continua il residente – ci sono alcuni negozi e proprio dai titolari potrebbero essere arrivate le lamentele per i mezzi parcheggiati davanti agli ingressi delle attività. Così – conclude – per gli utenti è diventata un’abitudine ormai consolidata quella di lasciare i monopattini noleggiati davanti al nostro portone».
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