L’ex tecnico dei bergamaschi dice la sua in vista del match dello stadio Atleti Azzurri d’Italia. «Ai rosa manca sicurezza. La squadra di Ballardini deve tirare fuori tutta se stessa. Contro le pressioni bisogna stare sereni»
Mondonico avvisa il Palermo dopo il ko in Coppa Italia «Atalanta favorita, assenza di Vazquez determinante»
«Un momento del genere si supera stando tutti quanti tranquilli. L’allenatore, in casi come questi, deve essere determinatissimo e avere una carica psicologica incredibile. È chiaro che ci sono dei momenti nei quali si è soli contro tutti e questi possono essere i più importanti della carriera di un tecnico». Musica e parole di Emiliano Mondonico, allenatore d’esperienza che ha fatto un po’ la storia dell’Atalanta, guidandola per sette anni dalla panchina. I nerazzurri saranno i prossimi avversari del Palermo, con i siciliani che devono assolutamente provare a riscattare le ultime deludenti prestazioni.
Due squadre che stanno attraversando momenti diametralmente diversi, con i bergamaschi che volano in classifica e i rosanero che arrancano nelle zone calde. «L’Atalanta è in un buon momento – spiega Mondonico –, il Palermo arriva anche da questa delusione in Coppa Italia. È difficile giocare a Bergamo, bisognerà vedere se il Palermo sarà capace di recuperare tutte le motivazioni e le sicurezze che devono essere essenziali. Soprattutto in gare come queste. Visto il momento delle due squadre, però, credo che l’Atalanta sia favorita».
Il tecnico 68enne, attualmente alla guida dell’Equipe Lombardia, prova a spiegare che partita sarà quella di oggi pomeriggio. «L’Atalanta ha un ottimo tridente offensivo – racconta a MeridioNews –, soprattutto i due brevilinei che sono molto imprevedibili. Possono essere devastanti nell’uno contro uno, bisogna vedere se il Palermo accetterà questa sfida oppure farà densità in fase difensiva. Anche i rosa hanno qualcosa là davanti che potrebbe dare fastidio. L’assenza di Vazquez però si farà sentire ed è un brutto segnale per i siciliani».
Brutti segnali in casa rosanero sono anche le contestazioni del pubblico, che non ha gradito l’eliminazione in Coppa Italia e si è fatto sentire contro giocatori e società. «Bisogna saper capovolgere le pressioni – continua l’ex tecnico, tra le altre, di Napoli e Torino –. Il fatto di esser soli contro tutti è qualcosa che in passato ha fatto vincere moltissime partite e moltissimi tornei. Quando non c’è più nessuno dalla tua parte, sei obbligato a tirar fuori il meglio, a meno che anche tu non cali le braghe».
Un cambio alla guida tecnica non è mai facile da assimilare, anche se talvolta può portare a un repentino cambio di rotta. «Il Palermo ha cambiato allenatore, questo sta a significare come la società non fosse contenta del rendimento della squadra con Iachini – spiega Mondonico –. Sicuramente lo sarà ancora di meno dopo l’eliminazione in Coppa Italia con l’Alessandria. Ballardini è stato richiamato per impostare la squadra in un modo diverso. Quando si subentra, però, è sempre abbastanza complicato, anche perché non è così scontato che ci sia un’inversione di tendenza».
Il Palermo troverà un ambiente caldo, con i tifosi avversari che riempiranno lo stadio anche alla luce dei recenti risultati conquistati dall’Atalanta: «I nerazzurri hanno uno stadio che fa valere la forza dei tifosi. Domani sicuramente, dopo la vittoria in casa della Roma, gli spalti saranno pieni e accesi. L’Atalanta, tra l’altro, sta portando avanti un percorso cominciato qualche anno fa, quindi stanno raccogliendo quanto seminato. Con il gioco di Edy Reja – conclude Mondonico – la squadra si sta esprimendo ai massimi livelli».