nella spiaggia di mondello non si muove foglia senza che la società italo-belga non voglia. Nuova polemica sulla mondello immobiliare italo- belga , la società che gestisce da sempre quasi tutto il litorale della borgata marinara palermitana. In sostanza, il windsurf world festival on the beach - organizzato dal club albaria - quest'anno non avrebbe spazi disponibili in spiaggia per lo svolgimento delle attività collaterali della rassegna sportiva e musicale.
Mondello, a rischio il Windsurf world festival
Nella spiaggia di Mondello non si muove foglia senza che la società Italo-Belga non voglia. Nuova polemica sulla Mondello immobiliare Italo- Belga , la società che gestisce da sempre quasi tutto il litorale della borgata marinara palermitana. In sostanza, il Windsurf world festival on the beach – organizzato dal club Albaria – quest’anno non avrebbe spazi disponibili in spiaggia per lo svolgimento delle attività collaterali della rassegna sportiva e musicale.
L’Albaria organizza il Windsurf world festival da venticinque anni. Si tratta di uno degli happening più amati dai surfisti di tutto il mondo, accompagnato da un campionato mondiale di beachvolley e da una serie di concerti. La manifestazione ‘dovrebbe’ iniziare domani (16 maggio) e proseguire fino al 20, mentre la seconda parte dell’evento dovrebbe svolgersi dal 3 al 7 ottobre. Un festival godibile gratuitamente dai turisti e dai cittadini palermitani che quest’anno ‘rischia grosso’ a causa dell’allestimento della spiaggia attrezzata a pagamento della società italobelga lungo il litorale in cui dovrebbe svolgersi la rassegna mondiale. Cancelli e strutture ostruiscono gli spazi.
Eppure la Mondello immobiliare, che dal 1911 gestisce i servizi di buona parte dell’arenile finita sotto la lente di ingrandimento della trasmissione giornalistica di Raitre, Report (sotto il video con l’inchiesta)– ha controfirmato un documento in cui si impegnava, in presenza della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza ad occupare un tratto di costa tra l’inizio di viale Regina Elena angolo piazza Valdesi fino alla spiaggia del Circolo Lauria (compresa).
Nulla da fare. I patron della società, i fratelli Castellucci – forse per paura di perdere gli incassi durante la manifestazione – ci ripensano e dopo una serie di batti e ribatti con l’associazione sportiva Albaria il nove maggio inviano un documento indirizzato all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, al dirigente del dipatimento Ambiente, Giovani Arnone e al dirigente dell’ufficio del Demanio marittimo di Palermo, Renato Saverino, denunciando l’illegittimità dell’autorizzazione firmata dagli stessi – e proponendo una loro ideale soluzione: La scrivente società con la presente rende disponibile a concedere per lo svolgimento della manifestazione un’area di 15 metri lineari adiacenti alla concessione demaniale dell’Associazione sportiva dilettantistica Albaria. Insomma a pochi giorni dall’inizio del Festival mondiale del windsurf, nulla ancora è certo.
E’ grave che una societa balneare – dice il direttore del Circolo Albaria, Vincenzo Baglione – sia stata costretta dalla polizia di Stato ad aprire un’area per consentire di usufruire liberamente l’accesso al mare. E’ ancora più grave che la stessa società, non appena le forze dell’ordine si sono allontanate, ha richiuso la stessa area. Un cittadino non può assistere all’ennesimo scippo di un bene comune. E’ scandaloso che la Guardia costiera con il suo delegato di spiaggia, Bugea, consenta di poter sfruttare un area in concessione per interessi pubblici venda biglietti per la fruizione del mare pubblico. E’ impossibile che un privato si blindi dietro una cancellata ledendo i turisti e manifestazioni sportive gratuite come la nostra. Della stessa linea di pensiero il neoeletto consigliere della settima circoscrizione Eduardo De Filippis che dice: LAlbaria è in possesso di una delibera emanata dal demanio marittimo di Palermo che autorizza lente ad utilizzare il suolo occupato abusivamente dalla società Italo Belga. Chiedo – dice De Filippis – lintervento immediato da parte delle forze dellordine , della Capitaneria di Porto e dei dirigenti della Regione Sicilia per far sì che vengano rispettati i principi di legalità, soprattutto dopo che vi è un atto firmato che garantiva determinate condizioni che ad oggi non sono state per niente rispettate.