Le indagini sono partite nel gennaio del 2016 a seguito di alcuni sospetti sull'attività di uno degli indagati, sospettato di stampare e usare banconote false. Dai tabulati telefonici sarebbero poi emersi i frequenti viaggi che effettuava fuori dalla provincia di Ragusa. Guarda foto e video
Modica, marijuana e cocaina arrivavano da Catania Arrestati quattro pregiudicati, 30 episodi documentati
Compravano la droga a Catania e la rivendevano a Modica e Scicli. Sono quattro, e tutte pregiudicate, le persone arrestate oggi dai carabinieri, con l’accusa concorso in spaccio di sostanze stupefacenti. Non un’associazione a delinquere, ma soggetti che avrebbero agito indipendentemente, con un comune canale di approvvigionamento nel capoluogo etneo, individuato in Michele Fichera, disoccupato catanese di 41 anni. L’uomo è stato arrestato insieme a tre modicani: Roberto Bellaera, muratore 33enne, Michele Ereddia, 37enne nullafacente, e Antonio Giordanella, 47enne muratore.
Le indagini sono partite nel gennaio del 2016 a seguito di alcuni sospetti sull’attività di Ereddia, sospettato di stampare e usare banconote false. Dai tabulati telefonici dell’uomo sarebbero emersi i frequenti viaggi che effettuava fuori dalla provincia di Ragusa, anche di breve durata, e i contatti che avrebbe tenuto con persone segnalate per diversi reati. In nove mesi di indagini, i carabinieri hanno documentato i viaggi verso Catania per acquistare la droga e l’attività di spaccio al minuto. In particolare una trentina di episodi di vendita dello stupefacente in tutta la provincia di Ragusa, in particolare a Modica e Scicli.
I soggetti arrestati non avevano una piazza di spaccio fissa, ma una rete di acquirenti di età compresa tra i 19 e i 40 anni. Il giro di affari stimato è di una decina di migliaia di euro. Nell’attività di indagine, i militari hanno arrestato in flagranza tre soggetti e sequestrato 110 grammi di marijuana, 720 grammi di hashish e cinque grammi di cocaina. L’operazione, denominata Take away, è stata coordinata dal pubblico ministero Gaetano Scollo. I quattro sono stati portati in carcere su disposizione del gip Andrea Reale.