Modena sbaglia : Paolo Borsellino è l’eroe della Resistenza per antonomasia

A Modena, anche la memoria di Paolo Borsellino è finita in pasto alla politica litigiosa. Il caso, lo sappiamo già, è quello del Consiglio Comunale, che lo scorso  Luglio, ha detto no ad una mozione con cui si chiedeva l’invio del Gonfalone per la tradizionale fiaccolata del 19 Luglio a Palermo. Il gran rifiuto, come era prevedibile, ha suscitato molte polemiche.

Proprio stamattina, gli studenti di Palermo, come vi abbiamo detto qui, hanno inviato una lettera al Sindaco della città, per chiedergli di rivedere le sue posizioni.

Come mai una città, nota per il suo alto senso di civiltà, si rifiuta di partecipare ufficialmente  ad una manifestazione in ricordo di un grandissimo eroe siciliano morto per lo Stato italiano?

Ovviamente, nulla a che fare con Borsellino, o quasi. Come abbiamo già detto, la questione è stata trattata da un punto di vista (ristretto?) politico- partitico.

“Il 19 luglio propongo di portare una corona di fiori in prossimità delle strade a loro intitolate, ma non invierò il Gonfalone di Modena, città Medaglia d’oro della Resistenza a una manifestazione, senza prima verificare chi siano i promotori e di certo non lo farò se anche solo uno di loro configge con quella Medaglia d’oro” ha detto il Sindaco, Giorgio Pighi, alla fine dell’acceso dibattito avvenuto lunedì 8 luglio in Consiglio comunale, che si è concluso con il no alla mozione di Fratelli d’Italia ( voti favorevoli anche di Pdl, Modena futura Lega nord e Udc. Contrari  Pd e Sel).

A che si riferisce? Al fatto che questa fiaccolata, giunta alla sua XVII edizione, è nata su iniziativa dei movimenti della destra.  Movimenti che sarebbero in contrasto con i valori della Resistenza che Modena custodisce gelosamente.  A dire il vero, negli anni,  questo appuntamento, è diventato alquanto trasversale: non c’è persona a Palermo ed in Sicilia, che non vada fiera di Paolo Borsellino.  Al di là delle sua inclinazioni politiche, pure quelle di destra. Il giudizio sulla sua statura morale e sul suo coraggio, è unanime. La rabbia per la sua uccisione, ancora avvolta nel mistero, pure. Non manca poi, il Patrocinio del Comune di Palermo e della Regione siciliana alla manifestazione in oggetto, che proprio di destra non sono (sono ibridi, tutt’al più…). 

In ogni caso per il Consiglio comunale di Modena 蠓l’adesione alla fiaccolata di forze antidemocratiche di estrema destra, che impedisce di votare a favore”, come ha sottolineato per il Pd,  il consigliere, Luigi Alberto Pini. 

Concetto ribadito da William Garagnani”. Il consigliere del Pd ha  ricordato come “a Palermo negli stessi giorni si svolgeranno due manifestazioni di diversa matrice politica e in conflitto tra loro: la fiaccolata del Forum XIX Luglio e la tre giorni del Movimento delle Agende rosse fondato dal fratello di Borsellino. Per rispetto al rigore di Paolo Borsellino non può essere accolto l’invito a partecipare a una delle due iniziative – ha concluso – ci rimane invece l’imperativo categorico di onorare queste figure e condurre una severa lotta contro le mafie in qualsiasi forma si manifesti”.

Per il Pdl, Andrea Galli, aveva invece affermato che  “La morte dei giudici Borsellino e Falcone appartengono alla nostra memoria storica; è scandaloso che in quest’occasione non si colga la possibilità di mandare un rappresentante del Comune di Modena, sarei onorato di farlo a mie spese”. E, rivolto alla maggioranza: “Non nascondetevi dietro al dito di chi ha organizzato. Siamo demoralizzati dalla vostra visione manichea della politica”. 

Strano ma vero, una presa di posizione sensata, a nostro parere, era arrivata da Fabrizio Cavani, Lega Nord, che  aveva  suggerito “la presenza formale del Comune di Modena a tutte le celebrazioni che si terranno a Palermo il 19 luglio. Se anche fossero promosse da organizzazioni di destra o di sinistra, quale è il problema, se hanno lo stesso obiettivo?”.

Invece, niente da fare. La mozione è stata bocciata.

Ad occhio e croce, è prevalsa, per davvero, una visione manichea delle cose.  Il che, non rende proprio onore a quella Modena, culla della civiltà, che tutti immaginiamo.  Stiamo parlando di Paolo Borsellino. Che, al di là delle sue inclinazioni politiche, di chi decida di ricordarlo, nulla ha da invidiare agli eroi della Resistenza. Anzi. E’ l’emblema della Resistenza moderna.  Un Partigiano della Costituzione, della Legalità, della Libertà, ammazzato nell’ambito di una oscura trattativa Stato-mafia. Più Resistenza di così…. 

Non pensiamo che, come ha fatto il consigliere di Fratelli d’Italia, Michele Barcaiuolo, “Modena abbia strizzato l’occhio alla criminalità”.  Lo stesso consigliere, tra l’altro,  che ha sottolineato “il patrocinio dell’Assemblea regionale siciliana e del Comune di Palermo alla manifestazione”.

Però, forse, si è verificato quello che ha immaginato, per l’Udc, il capogruppo Davide Torrini, in quella infuocata seduta del Consiglio Comunale: “Mi auguro che il gruppo Pd non metta la nostra città nell’imbarazzante situazione di aver votato contro Paolo Borsellino”.

Nonostante le precisazioni, infatti, una delle quali ricorda che la città ha dedicato una via a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, questa presa di posizione non ha fatto fare una grande figura alla graziosa Modena e, soprattutto, alla sua classe politica, troppo attenta alle etichette manichee. Che rischiano di obnubilare la portata di quella rivoluzione contro lo status quo che è costata la vita ad uno dei più grandi eroi che l’Italia vanti: Paolo Borsellino.

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