Giornata inaugurale per l'appuntamento che riunisce, nel capoluogo etneo, rappresentanti delle amministrazioni pubbliche e referenti di grosse aziende private. E la Sibeg, imbottigliatrice italiana di Coca Cola, annuncia l'impegno sui mezzi elettrici «per rimettere l'isola al passo con le altre regioni»
Mobilità sostenibile, nasce la Carta di Catania Cento auto elettriche e 57 colonnine in Sicilia
Giorno di inaugurazione per la prima conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile, ospitata al centro fieristico Le ciminiere di Catania. L’appuntamento ha come obiettivo trovare esempi e strategie utili a diminuire il traffico, l’inquinamento e il rumore delle città italiane, aumentando la sicurezza dei trasporti.
Il capoluogo etneo è stato scelto come sede «per dare prova di come ha utilizzato i fondi sulla mobilità sostenibile ricevuti nel 2007», dice Antonella Galdi, vice segretaria generale Anci (Associazione nazionale Comuni italiani). Che tuttavia non si sofferma su come siano stati spese effettivamente queste risorse, dal momento che Catania resta tra le ultime città nella graduatoria Euromobility 2014. «Il ministero dell’Ambiente ha stanziato 267 milioni divisi tra più di cento Comuni», ricorda Galdi. Durante i due giorni di incontri, che si concluderanno sabato mattina, i sindaci partecipanti sottoscriveranno un documento, detto Carta di Catania «in cui indicheranno gli impegni assunti in tema di mobilità sostenibile – conclude – per dimostrare di non sapere solo fare richieste ma sapere anche dare risposte».
Tra i progetti presentati negli stand delle Ciminiere c’è anche il trasporto elettrico, promosso da Sibeg. «Cento auto elettriche e 57 colonnine per la ricarica saranno consegnate in tutta la Sicilia entro l’ultima settimana di luglio», spiega Luca Busi, direttore organizzativo dell’azienda catanese di imbottigliamento legata a Coca Cola. «Un aiuto all’Isola, che è indietro sulla mobilità elettrica rispetto alle altre regioni d’Italia – continua il dirigente –, oltre a essere un contributo per diminuire l’inquinamento e il rumore del trasporto su gomma». L’obiettivo di aumentare il numero di auto elettriche a scapito di quelle a diesel e benzina, conclude, «passa soprattutto dall’impegno dei sindaci».
Un modello di sviluppo sostenibile potrebbe diventare Reggio Calabria. Tra le ultime nelle graduatorie sulla mobilità sostenibile «sta progettando la propria trasformazione attraverso un sistema che promuova la mobilità ciclo-pedonale e pubblica», dice l’assessora reggina alla Mobilità e trasporti Agata Quartarone. «Chiudere il lungomare in tutte le domeniche d’estate, riqualificare le piste ciclabili, collegare i beni culturali mediante dei percorsi pedonali», sono alcune delle idee già messe in cantiere nel capoluogo calabrese.