False attestazioni per missioni mai effettuate, ma comunque rimborsate con i soldi dei contribuenti. Presenze al lavoro segnate per più di 209 ore senza però essere in servizio. Il tutto per un danno erariale che ammonterebbe a 20mila euro e con il concorso morale dell’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè. Questa l’accusa contestata dai […]
Missioni fantasma e giocate al Bingo mentre era al lavoro. Le accuse all’autista di Gianfranco Miccichè
False attestazioni per missioni mai effettuate, ma comunque rimborsate con i soldi dei contribuenti. Presenze al lavoro segnate per più di 209 ore senza però essere in servizio. Il tutto per un danno erariale che ammonterebbe a 20mila euro e con il concorso morale dell’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè. Questa l’accusa contestata dai magistrati della procura di Palermo a Maurizio Messina. L’uomo, inquadrato come autista su espressa richiesta del politico a partire dal 30 novembre del 2022, è finito indagato per truffa insieme al deputato.
Come funziona il meccanismo dei rimborsi per le missioni in auto blu
Per quelle inferiori a quattro ore, secondo il regolamento, non è corrisposta nessuna indennità giornaliera. C’è poi un paletto preciso: in 24 ore non può essere incassato più di un gettone. Il calcolo si basa su otto ore per le missioni che coprono l’intera giornata mentre scendono a quattro ore per mezza giornata. Inoltre, in un mese, dopo la 15esima missione la diaria è ridotta del 30 per cento. Ultimo passaggio è quello che riguarda i festivi. In questi giorni, stando al regolamento dell’Ars, gli importi sono maggiorati.
Le missioni mai effettuate le giocate al Bingo mentre era a lavoro
Fondamentale per la ricostruzione degli investigatori è stato un dispositivo gps installato su una macchina di servizio Audi Q3. Una vettura per cui dalla Regione viene sborsato un canone mensile di 1199 euro per il leasing. Il 2 gennaio agli atti finisce una bolla di missione da 163 euro, firmata da Miccichè, con destinazione Cefalù, luogo in cui il politico ha la propria dimora estiva. L’auto però non avrebbe mai raggiunto la meta, venendo localizzata tra Palermo e Monreale. Due giorni dopo – il 4 gennaio 2023 – un documento attesta un viaggio di rappresentanza a Cefalù ma pure in questa occasione l’auto viene individuata tra Palermo e Lascari. Luogo, quest’ultimo, in cui stando alla ricostruzione degli inquirenti l’autista era solito incontrare una donna. Il 7 gennaio il rimborso tocca quota 382 euro con una maggiorazione per la giornata festiva. Sulle carte risulterebbe una missione nell’immancabile Cefalù ma l’auto sarebbe rimasta anche in questo caso tra Palermo e Monreale, nei pressi dell’abitazione dello stesso autista.
Le missioni tra sale slot e Bingo
Il 7 settembre 2023 la macchina di servizio sarebbe rimasta tutto il giorno parcheggiata nei dintorni di palazzo dei Normanni, precisamente negli stalli riservati all’Assemblea regionale siciliana. Nelle bolle di missione però viene indicata l’ennesima missione a Cefalù con la richiesta di rimborso pari a 81 euro. Tre giorni dopo, secondo le accuse, l’auto blu sarebbe stato utilizzata da Messina per raggiungere in maniera autonoma, e senza Miccichè, Santa Flavia. Costo del rimborso: 191 euro. Gli inquirenti hanno messo insieme 76 episodi in cui il politico avrebbe firmato per missioni mai effettuate. Miccichè, senza muoversi dalla propria abitazione al mare a Cefalù, avrebbe spedito l’autista a Palermo per consegnare teglie di pasta al forno, portare la gatta dal veterinario o recuperare il caricabatterie di un tablet. Messina inoltre avrebbe dichiarato di essere al lavoro mentre si trovava altrove. Nello specifico gli inquirenti hanno stilato un lungo elenco dei luoghi frequentati. Ore e ore passate tra i tavoli del Bingo Las Vegas di viale Regione Siciliana o nei locali della sala slot Monte Palace di piazza Giovanni Amendola a Palermo.