Il presidente della Camera, questa mattina, ha visitato l'hotspot della località ragusana. Sindaco e prefetto hanno confermato la qualità delle operazioni messe in campo dalle organizzazioni non governative. Nel frattempo Di Maio punta il dito contro l'Ue e i passi indietro dopo il vertice a Bruxelles
Migranti, Fico a Pozzallo difende l’operato delle Ong «Salvano vite. Procure? Non cavano ragno dal buco»
Distante da Salvini, ma anche dai colleghi di partito, e ministri, Toninelli e Di Maio. Le parole del presidente della Camera, Roberto Fico, giunto oggi in visita all’hotspot di Pozzallo segnano un tratto di discontinuità rispetto alle posizioni assunte dal governo giallo-verde in queste settimane sul tema dei migranti. Nel centro del Ragusano, Fico è arrivato all’indomani del vertice europeo tenutosi a Bruxelles sui flussi migratori verso l’Europa e, in particolar modo, dalla Libia. L’incontro, atteso da Lega e Movimento 5 stelle per rimarcare il cambio di marcia rispetto al passato esecutivo, ha portato a una serie di dichiarazioni di carattere generale, senza vincolare alcun Paese a modificare la propria politica in ottica accoglienza.
Oltre duemila chilometri più a sud, Fico si è pronunciato sul tema delle navi delle organizzazioni non governative, finite nel mirino condiviso dal capo del Viminale e dal ministro per le Infrastrutture. «Quando si parla di Ong bisogna capire cosa si vuole intendere – ha detto Fico -. Fanno un lavoro straordinario, bisogna capire bene di chi si parla e chi le finanzia, se no si fa cattiva informazione. Le Ong nel Mediterraneo hanno salvato i migranti». Parole nette che la terza carica dello Stato ha usato anche per commentare le indagini aperte dalle procure siciliane negli ultimi dodici mesi. «L’inchiesta di Palermo è stata archiviata, quella di Catania da un anno non cava un ragno dal buco», ha sottolineato Fico, per poi aggiungere di avere avuto conferma da sindaco e prefettura dell’operato «straordinario» delle Ong a Pozzallo.
Nel frattempo, proprio oggi Di Maio – il ministro del Lavoro e capo politico del M5s – ha avvertito l’Ue sugli impegni da prendere nei confronti di una gestione più condivisa dell’immigrazione. «Deve essere chiara una cosa – dichiara -. Noi diamo venti miliardi di euro all’anno all’Unione europea; se questi signori dopo aver firmato un documento, dopo qualche ora lo smentiscono, vuol dire che forse dobbiamo rivedere quei 20 miliardi, visto e considerato che non appena si ottiene un mezzo risultato questi Paesi subito fanno un passo indietro». Dall’opposizione arrivano, intanto, attestati di stima nei confronti di Fico. «Ho apprezzato le parole di questa mattina del presidente, sono parole giuste. Ora mi auguro che voglia muoversi sia verso la maggioranza di governo e nel suo movimento perché si rifletta con serietà sulla situazione e si fermino scelte sbagliate come quelle fatte sino a qui dall’esecutivo», ha detto il segretario ad interim del Pd, Maurizio Martina.