Migranti, cadavere in mare dilaniato dagli squali Da gennaio a marzo 500 morti, 30 volte più del 2014

Un cadavere gettato in mare e dilaniato dagli squali che seguivano il gommone. E’ l’ultima, straziante testimonianza, di alcuni migranti salvati dai mezzi di soccorso italiani e giunti ieri in Italia. Sulla base del racconto, la polizia di Stato, che ha arrestato il presunto scafista di quel viaggio – si tratta di un uomo originario della Guinea -, contesta al trafficante anche il reato di omicidio, oltre a quello di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. 

Secondo quanto hanno riferito alcune persone presenti sul natante, l’uomo è deceduto per aver esalato della benzina che si era rovesciata a causa del mare mosso. La salma sarebbe stata gettata tra le onde e sarebbe diventata pasto per gli squali sotto gli occhi degli altri migranti. Una decisione che sarebbe stata a lungo dibattuta dagli stessi migranti: alcuni, per paura degli squali che seguivano il gommone, hanno proposto di gettare in mare il corpo del loro compagno di viaggio per allontanare gli animali. E alla fine le cose sarebbero proprio andate così: il cadavere è stato fatto scivolare in mare e il branco si è allontanato dal natante.

Con quest’ultimo caso salgono a undici le vittime accertate negli ultimi due giorni tra i migranti che provano ad attraversare il Canale di Sicilia. Nove corpi sono stati recuperati dalla Guardia Costiera a circa 80 miglia dalle coste della Libia, nell’area dove si è capovolto un barcone; una decima vittima è stata recuperata ieri su uno dei tanti gommoni raggiunti dai mezzi di soccorso. Ieri, nella tarda serata, è giunta al porto di Trapani la motovedetta della Guardia Costiera che ha trasportato i cadaveri di nove migranti: sette saranno trasferiti nell’obitorio del cimitero di Trapani, altri due in quello dell’ospedale Sant’Antonio Abate del capoluogo.

Sempre durante la notte a Palermo è approdata una nave della guardia costiera che ha raccolto circa 1200 disperati – in gran parte siriani, somali ed eritrei – in diversi interventi di soccorso. Mentre i 321 arrivati ieri a Catania sono stati tutti trasferiti al Cara di Mineo. 

Sono gli ultimi interventi di una tre giorni di fuoco sul versante dei soccorsi. Nelle ultime 48 ore si sono contati una trentina di interventi di soccorso da parte dei mezzi italiani e di quelli Frontex impegnati nell’operazione Triton. In totale quasi settemila persone salvate. 

Ma sono molti quelli che non ce la fanno. Da gennaio a marzo i morti sono stati già 500, secondo le stime dell’Unhcr (l’alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite), trenta volte in più rispetto allo stesso periodo del 2014, quando era in vigore l’operazione italiana Mare Nostrum, sostituita alla fine dell’anno scorso con l’europea Triton. In questi primi tre mesi e mezzo del 2015 gli arrivi hanno superato quota 16mila, numero superiore a quello dello stesso periodo del 2014, anno record alla fine del quale si sono contati 170mila sbarcati. Diminuiscono i migranti provenienti dalla Siria, aumentano quelli dall’Africa subsahariana. 

L’accoglienza, però, nonostante il piano messo a punto dal ministero dell’Interno che prevedeva il coinvolgimento di tutte le regioni italiane, resta in gran parte a carico delle regioni del Sud. Le presenze dei migranti sono concentrate per il 50 per cento nei centri di Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, con quest’ultima a reggere il peso maggiore. «Se tutti i Comuni collaborassero – aveva detto pochi giorni fa Mario Morcone, capo pipartimento immigrazione del Viminale – si tratterebbe di destinare poche persone a ciascun Comune, con un impatto sociale modesto».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La polizia ha raccolto la straziante testimonianza di alcuni disperati giunti a Pozzallo. E contestano il reato di omicidio al presunto scafista, che è stato arrestato. Intanto nella notte la Guardia costiera ha condotto nei porti di Trapani e Palermo più di mille persone, tra cui le nove salme del naufragio di ieri a largo della Libia

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]