Ieri da una feluca intenta alla pesca del pesce spada è partito l'allarme. La Capitaneria di Porto ha invitato i bagnanti a non allontanarsi dalla costa. Per Emilio De Domenico, docente di oceanografia biologica all'Università di Messina, «tutti gli organismi che migrano passano per lo Stretto»
Messina, pescatori avvistano uno squalo bianco L’esperto: «Non inusuale la presenza nello Stretto»
«Non è inusuale la presenza di uno squalo nello Stretto». A sostenerlo e spiegare il perché è il professore Emilio De Domenico, docente di oceanografia biologica all’Università di Messina. Ieri pomeriggio a largo di Grotte, zona nord di Messina, è stato visto uno squalo non lontano dalla costa. E quest’avvistamento, secondo il docente, si spiegherebbe perché «nello stretto di Messina si è in presenza di acqua di mare aperto».
Una feluca intenta nella pesca del pesce spada ha avvistato un esemplare lungo cinque metri. Avvisata la Capitaneria di porto, è stata inviata un’unità per monitorare lo specchio d’acqua dove è stato visto l’animale. Mentre i pescatori che hanno lanciato l’allarme parlano esplicitamente di uno squalo bianco, dalla Capitaneria non danno indicazioni precise sulle specie. In ogni caso, i bagnanti sono stati invitati a non allontanarsi dalla costa.
Il Mediterraneo meridionale è considerato uno dei luoghi dove lo squalo bianco si riproduce. «Tutti gli organismi che migrano passano per lo Stretto – prosegue De Domenico – dai capodogli al tonno, dal pesce spada agli squali. Le correnti che salgono dal mar Jonio portano acqua fredda, aggiungendo in alcuni tratti le grandi, si creano condizioni chimico fisiche che ricordano l’oceano».