Messina, palagiustizia satellite nell’ex ospedale militare Il Consiglio comunale preferiva l’ex casa dello studente

Il secondo palazzo di giustizia di Messina, il cosiddetto palagiustizia satellite, si farà nell’ex ospedale militare. Alla faccia del Consiglio comunale che aveva individuato la soluzione nell’ex Casa dello studente. L’accordo è stato sancito ieri al ministero della Difesa, alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici del capoluogo peloritano, Sergio De Cola, del generale Antonino Caporotundo, responsabile della struttura di missione del ministero della Difesa per le dismissioni, e del tenente colonnello Luca Andreoli, consulente del ministro della Difesa per le dismissioni. Il patto prevede la cessione a palazzo Zanca della caserma Scagliosi (ex ospedale militare) per una superficie totale di circa 35.000 metri quadrati, 9.700 dei quali costituiti da spazi coperti. La struttura militare sanitaria verrà delocalizzata in un’altra area attualmente non utilizzata.

«Il risultato raggiunto – dichiara De Cola – rappresenta un corretto e concreto esempio di positiva e fattiva collaborazione tra pubbliche amministrazioni, utilizzando denaro pubblico per recuperare e rifunzionalizzare beni pubblici. Con questa soluzione si raggiunge finalmente un obiettivo atteso da decenni dagli operatori della giustizia e si potranno anche recuperare aree inutilizzate della città, nel rispetto della politica di contenimento del consumo di suolo avviata dall’amministrazione Accorinti». Nel corso della riunione sono stati confermati i mutui a disposizione del Comune di Messina ai fini della realizzazione del secondo palazzo di giustizia. 

«L’accordo con il ministero della Difesa – prosegue l’assessore – segna una svolta, consentendo alla nostra città di risolvere una questione annosa senza derogare a nessuno dei principi che guidano le scelte dell’amministrazione, mettendo sempre al primo posto la qualità della vita dei messinesi. Questa esigenza è stata compresa e sposata dai nostri interlocutori e le scelte consentiranno la massima efficienza a beneficio degli operatori della giustizia, un ridotto consumo del suolo e una diminuzione dei flussi di traffico. Nel giugno 2014 avevamo chiesto ufficialmente parte delle aree dell’ex ospedale militare per le esigenze della giustizia. A meno di un anno facciamo un passo in avanti decisivo, le buone idee ed il lavoro continuo insieme raggiungono ottimi risultati».

Da ricordare come il 3 febbraio scorso, un principio d’incendio, dovuto a un’infiltrazione d’acqua, nei locali della Corte d’appello, abbia spinto il gruppo consiliare dei Dr a pungolare il sindaco, insinuando dubbi proprio sulla bontà del progetto di realizzare la struttura nelle aree militari. Come nel caso, pochi giorni prima, del consigliere Piero Adamo, di SìAmo Messina, i Democratici riformisti rimproverano al primo cittadino di non avere dato seguito all’ordine del giorno approvato in Consiglio comunale all’inizio del 2014, con il placet delle istituzioni interessate (Università, Ersu, Provincia regionale di Messina ed enti istituzionali di magistrati e avvocati), che impegna la Giunta municipale a ospitare il palagiustizia satellite nei locali della ex Casa dello studente.

Un temporeggiamento che, secondo i consiglieri, sarebbe costato ai contribuenti 1.871.743,62 euro destinati alla locazione, da gennaio 2014 fino alla data di presentazione delle due interrogazioni, dei locali necessari «a garantire le esigenze del sistema giustizia, e sopperire alla mancanza di adeguati spazi da dedicare agli uffici della sezione Lavoro presso la Corte di appello di Messina, sezione Lavoro presso il Tribunale di Messina, ufficio del Giudice di Pace di Messina, Tribunale di Sorveglianza, Tribunale per i minorenni, Unep». Sullo sfondo della diatriba, Messina ha rischiato di gettare al vento 17 milioni di euro stanziati nel 1995 e mai spesi, messi a disposizione dal ministero di Giustizia per nuove aule ed uffici giudiziari.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]