Sono stati Accorinti, l'assessora ai Servizi sociali e una consigliera a invitare a entrare in municipio il senzatetto ucraino che dormiva sotto i portici. Da lì la decisione di lasciare aperto palazzo Zanca di notte per chi ne abbia bisogno, fino a quando l'emergenza freddo passerà. «Ha chiesto solo un po' di ketchup sulla pizza»
Messina, il sindaco apre le porte del Comune ai clochard Per Vladimir una notte nella sala matrimoni e una pizza
Da quando si è insediato al Comune, tre anni fa, ha sempre detto che il municipio era la casa di tutti. E per prima cosa ha fatto rimuovere i tornelli che sbarravano l’accesso. Ieri il sindaco di Messina Renato Accorinti ha dimostrato di pensarla ancora così e ha aperto le porte della casa comunale ai senzatetto che cercavano riparo dall’ondata di gelo che da due giorni attanaglia Messina e le altre città siciliane.
Ad accogliere la mano tesa è stato soltanto uno: Vladimir, un clochard ucraino di una cinquantina di anni che aveva trovato riparo sotto l’ingresso dell’ufficio anagrafe del Comune. A notarlo sotto il porticato sono stati il sindaco e l’assessore ai Servizi sociali Nina Santisi, che insieme alla consigliera di Cambiamo Messina dal basso, Lucy Fenech, stavano rientrando a palazzo Zanca dopo aver partecipato alla messa di insediamento del nuovo arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, che è stata celebrata nel vicino Duomo. «Abbiamo insistito affinché entrasse al comune – spiega Santisi – ma inizialmente non ne voleva sapere. Ci ha detto che stava bene dove si trovava. Poi Renato gli ha spiegato che il freddo sarebbe stato molto più intenso durante la notte e si è convinto».
Vladimir non aveva idea di chi fossero quei tre signori che lo stavano facendo entrare al municipio. «Grazie ai due vigili che erano di guardia al posto fisso, abbiamo individuato il luogo più idoneo – prosegue l’assessora -, lo abbiamo sistemato nella stanza dove si celebrano i matrimoni con il rito civile, anche perché ci sono i bagni vicino». I due agenti della polizia municipale hanno ordinato anche un pizza per lui e gli hanno rivelato chi fossero i signori che lo avevano accolto a palazzo Zanca. «Ha ringraziato gli agenti e solo dopo le loro insistenze ha accettato che gli offrissero un pasto. Ha anche detto che per lui un gusto qualsiasi andava bene, ma se poteva scegliere avrebbe gradito che sulla pizza ci fosse il ketchup», racconta ancora Santisi.
Sorpreso dall’aver scoperto l’identità del sindaco e dell’assessora li ha ringraziati per il gesto. «Dopo esserci assicurati che stesse a suo agio, abbiamo pensato di far sapere a tutti che il Comune sarebbe rimasto a disposizione per tutti coloro che avessero avuto necessità di un rifugio per la notte e sino a quando le temperature si ristabiliranno». È stato emesso un comunicato stampa con la preghiera che venisse fatto un passaparola per far sapere a quanti vivono per strada che c’era un’alternativa alla Casa di Vincenzo, la struttura che si trova nei pressi della cortina del porto e che venerdì notte ha fatto registrare 30 presenze, e ieri sera 28.
La polizia municipale in servizio a Palazzo Zanca accompagnerà tutti coloro che si presenteranno nello spazio a loro riservato per fargli trascorrere la notte al caldo. «Palazzo Zanca resterà aperto durante l’emergenza gelo per tutte le persone senzatetto», ha concluso l’assessora Santisi che insieme al sindaco ha voluto ringraziare «tutti i volontari che in queste ore si stanno adoperando in maniera sinergica per permettere questa accoglienza».