Mara Gobbato da quasi due anni gira l'Italia. È arrivata in Sicilia nei giorni scorsi, ma l'impatto con l'Isola non è stato dei migliori. Nel capoluogo sarebbe stata aggredita da un agente di polizia municipale, mentre nella città turistica è stata inseguita da un individuo che l'ha definita «pericolosa». A difenderla è l'Enpa
Messina, giocoliera infastidita da vigile e guardia zoofila «Svegliata con calci e minacciata a causa dei miei cani»
«Il primo impatto con la Sicilia? Di certo poteva essere migliore». A parlare è Mara Gobbato, 27enne originaria della provincia di Varese, che da quasi due anni viaggia per l’Italia in compagnia soltanto dei suoi cani. Una scelta di libertà, per conoscere il Paese, «scegliere il posto dove un giorno fermarmi a vivere», e lasciarsi alle spalle una parentesi poco felice. Nei luoghi dove si ferma, Mara fa la giocoliera. È così che racimola il denaro per se stessa e i propri animali, quel tanto che basta per mangiare, pagarsi gli spostamenti e mettere qualcosa da parte. Per dormire, infatti, ha il sacco a pelo.
Durante il suo cammino per l’Italia, la giovane si è più volte imbattuta in brutte esperienze – «c’è stato chi mi ha derubato e chi ha cercato di violentarmi» – ma quanto accaduto nei giorni scorsi, in concomitanza con il suo arrivo in Sicilia, rimane a suo dire qualcosa di «inspiegabile». La 27enne, infatti, sarebbe stata prima maltrattata da un vigile urbano e poi da una guardia zoofila. «Il primo episodio è accaduto a Messina, a piazza del Popolo – racconta a MeridioNews -. Stavo dormendo nel mio sacco, come faccio solitamente, quando sono stata svegliata da un agente di polizia municipale che mi ha letteralmente presa a calci». Ad assistere alla scena sarebbero state diverse persone, tra cui un fotografo di una testata locale. «Mi ha detto che avrebbe dato risalto all’accaduto», prosegue la giovane, che specifica che insieme al vigile ci sarebbe stata anche una donna. «Non aveva la divisa, ma mi ha puntato il cellulare contro filmando la mia presenza – prosegue -. Questo fino al momento in cui ho ricevuto i calci». Dal comando della polizia municipale di Messina, tuttavia, negano di essere a conoscenza dell’episodio. «Non ci risulta nulla del genere», è il commento che arriva dagli uffici a MeridioNews.
Le disavventure per la giocoliera però non sono finite qui. A Taormina, infatti, un altro vigile l’avrebbe aggredita verbalmente. «Mi ha detto letteralmente “Chi cazzo ti credi di essere? Che cazzo ci fai qui?” – continua la 27enne -. Io lì per lì non ho capito molto, stavo passeggiando per il corso facendo fotografie come qualsiasi turista». L’agente avrebbe poi intimato alla giovane di allontanarsi. «Mi ha detto che era vietato bivaccare lì, ma io gli ho fatto presente che stavo soltanto camminando. Se il mio era bivacco, lo era anche quello delle altre centinaia di persone accanto a me». Il momento peggiore, però, doveva ancora arrivare. «Dopo che sono andati via i vigili, mi ha raggiunto un’auto con su scritto “Guardia zoofila”, con alla guida un uomo che ha iniziato a urlarmi contro, dicendomi di mettere la museruola ai cani». Gli animali, dal canto loro, vedendo la propria padrona aggredita, hanno iniziato a innervosirsi. «Era una normalissima reazione – spiega la ragazza -. Non sono violenti, ma se qualcuno inizia a urlare hanno l’istinto di difendermi».
La guardia zoofila sarebbe arrivata al punto di «perseguitare» la ragazza, seguendola per la città e bloccandole la strada più volte. «Mi ha messo paura, al punto che ho deciso di chiamare la polizia. Dal commissariato, però, non appena ho dato il numero della targa, mi hanno detto che ci avrebbero pensato loro. Come se avessero capito di chi si trattava». A redarguire la giovane è stato Domenico Cingari, che su Facebook, firmandosi con il grado di capitano, ha scritto un post in cui metteva in guardia la popolazione a causa della presenza di «una signora con tre cani molto aggressivi come la proprietaria», specificando di aver «fatto di tutto per bloccarla ma scappa in continuazione».
Versione però smentita sia dal sindaco di Taormina, Eligio Giardina, che da Enpa, l’ente nazionale protezione animali. «Ho sentito questa storia e posso dire che ho incontrato la ragazza e non mi è parsa per nulla aggressiva, così come gli animali. Problemi a rimanere a Taormina? Per me merita rispetto come tutti, e finché qualcuno si comporta bene può rimanere in città quanto vuole», dichiara il primo cittadino. Sull’attività di Cingari sul territorio cittadino – l’uomo sul web risulta responsabile delle guardie giudiziarie zoofile – si limita a dire: «Non ha alcuna convenzione con il Comune. So che dice di avere autorità di polizia giudiziaria, ma non ho elementi per dire che sia così». Da parte di Enpa, invece, arrivano rassicurazioni sugli animali. «Li abbiamo controllati e non solo sono dotati di microchip, ma hanno anche vaccini che in Italia non sono obbligatori», spiega Giusy Indelicato, delegata di Giarre intervenuta sul posto.
Intanto, dopo una settimana turbolenta, il viaggio di Mara proseguirà per le province di Catania, Siracusa e Ragusa. Per poi tornare a Messina, e spingersi fino a Palermo e Trapani. Un modo per dare una possibilità in più all’Isola. «La mia ambizione è poter un giorno trovare un piccolo terreno, dove coltivare quanto mi serve per vivere. Farlo nella vostra isola? Al momento direi di no, ma magari sono stata solo sfortunata».
Per leggere le precisazioni Domenico Cingari, comandante del nucleo Guardia zoofile di Taormina, clicca qui.