La «droga a quintali» tra Catania e Messina: undici indagati

Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Sono questi i reati contestati a undici persone nei confronti delle quali sono state disposte le misure cautelari come da ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Messina su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. All’operazione hanno preso parte oltre sessanta carabinieri, tra cui i militari del nucleo cinofili di Palermo per la ricerca di droga e armi.

Il provvedimento cautelare è stato emesso nell’ambito dell’indagine che ha documentato l’influenza del clan Cappello di Catania nella fascia jonica della provincia messinese e che ha già consentito, il 13 marzo, l’esecuzione un’altra ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 25 persone, per associazione finalizzata al narcotraffico, numerosi episodi di spaccio di stupefacenti, estorsione e rapina, reati aggravati perché commessi con metodo mafioso o con il fine di agevolare il clan Cappello di Catania. In quell’occasione era stata eseguita dalla guardia di finanza una distinta ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale etneo, per associazione di tipo mafioso nei confronti di 14 persone, tra cui appartenenti al clan Cintorino.

Il provvedimento cautelare di oggi scaturisce dagli esiti degli interrogatori preventivi di garanzia. In particolare, le attività investigative hanno permesso di documentare le condotte di altre undici persone operanti nello smercio della droga, principalmente cocaina e hashish. Nel dettaglio, è stata delineata l’operatività di soggetti che avrebbero acquistato le sostanze stupefacenti, per la successiva immissione nel mercato sui territori di Giardini Naxos (in provincia di Messina) e dei Comuni limitrofi, dai due sodalizi attivi nel narcotraffico capeggiati dall’esponente del clan Cappello, Riccardo Pedicone, il 45enne già condannato per la sparatoria nel quartiere Librino di Catania, nell’agosto del 2020, in cui sono morti Luciano D’Alessandro e Vincenzo Scalia, detto Negativa.

Tra i destinatari della misura cautelare ci sono anche i fornitori di secondo piano, occasionali, di sostanze stupefacenti, operanti a Catania o nella zona sud della provincia di Messina, in favore delle due consorterie che si sarebbero approvvigionate della droga nella città etnea principalmente attraverso i canali del clan Cappello. Come emerso dall’indagine, infatti, i sodali delle due organizzazioni criminali dirette da Pedicone, nei casi in cui non avevano immediata disponibilità di stupefacenti, essendo in attesa dell’approvvigionamento dei grossi quantitativi da Catania (da dove, come dicevano loro, ne arrivavano «a quintali»), si sarebbero rivolti ad altri soggetti, a volte loro debitori, pur di scongiurare il rischio di soluzioni di continuità nell’attività di spaccio al minuto dello stupefacente. Una circostanza che avrebbe fatto perdere rilevanti «quote di mercato».

Le indagini hanno disvelato il ruolo di Carmelo Riolo, pregiudicato per associazione di tipo mafioso appartenente al clan Cintorino, che sarebbe stato collegato con il vertice dei due sodalizi già disarticolati il 13 marzo. Riolo, infatti, insieme alla compagna (anche lei destinataria del provvedimento cautelare), avrebbe condotto l’attività di traffico di stupefacenti con cessioni di dosi di cocaina pressoché giornaliere a numerosi acquirenti, per lo più a Gaggi, rifornendosi in maniera continuativa a Catania. 

Destinatari delle misure cautelari in carcere o agli arresti domiciliari:

  1. Chisari Maurizio Carmelo, nato a Taormina (ME) il 19.06.1968;
  2. Cristaldi Francesco, nato a Catania il 28.07.1971;
  3. Leo Manuel, nato a Taormina (ME) il 22.08.1992;
  4. Mansueto Giuseppe, nato a Catania il 12.06.1982;
  5. Manuli Alessandro, nato a Catania il 01.03.1999;
  6. Riolo Carmelo, nato a Calatabiano (CT) il 14.11.1963;
  7. Cardillo Arianna, nata a Taormina (ME) il 20.02.1996;
  8. Balzano Fabio, nato a Pompei (NA) il 20.06.1984;
  9. Cacciola Antonio, nato a Taormina (ME) il 01.09.1999;
  10. Pagano Nicolino, nato a Sydney (Australia) il 13.08.1967;
  11. Paparo Roberto, nato a Taormina (ME) il 17.12.1973.


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