Mensa ai Benedettini? La parola all’Ersu

“La questione della mensa universitaria per il polo umanistico potrebbe risolversi positivamente”. Queste le parole del direttore dell’Ersu, Nunzio Rapisarda, in un suo recente intervento durante la trasmissione Radio Ateneo, andata in onda su Radio Zammù lo scorso 5 novembre.

Da circa un mese ormai si discute su diverse soluzioni che possano avvicinare le parti per un possibile accordo: da una parte i rappresentanti degli studenti, che ne hanno sottolineato l’assoluta esigenza, e dall’altra le più alte cariche dell’ente regionale, con in testa proprio il dottor Rapisarda, che sta cercando delle soluzioni valide per ovviare al problema. A lui ci siamo rivolti per conoscere le strategie che l’Ersu sta pianificando per la realizzazione di una mensa universitaria al centro della città di Catania.


Il vostro ente è a conoscenza delle richieste dei rappresentanti degli studenti?
Certamente. Un anno fa i rappresentanti avevano avanzato una richiesta per una nuova mensa. Si è da poco ribadita una seconda gara per la realizzazione di una struttura di ristorazione per gli studenti delle facoltà del polo umanistico; il bando scadrà il 29 di dicembre. A fine anno, dunque, sapremo chi si aggiudicherà la fornitura.


Quanti sono i ragazzi che a turno possono usufruire del servizio nelle mense già esistenti sul territorio secondo la normale rotazione?
La disponibilità al momento è di circa 2000 pasti al giorno in due turni. Riconosco che all’ora di pranzo gli studenti del centro che vogliano andare al Costa o in via Oberdan si trovano in difficoltà. A tal proposito una mensa ai Benedettini sarebbe la soluzione ideale.


Gaetano Ficicchia, senatore accademico, ha sottolineato come alcune lezioni, terminando alle 14, determinano l’impossibilità da parte degli studenti del centro di raggiungere la mensa di via Oberdan e l’hotel Costa: come si potrebbe risolvere questo problema?
Le nostre mense garantiscono i pasti fino alle 14.30 e gli studenti che arrivano per quell’orario possono usufruire del servizio. Per realizzare una mensa ai Benedettini si potrebbe anche sfruttare qualche altro locale di ristorazione vicino alla struttura con delle convenzioni. Credo comunque che la mensa in centro non risolverebbe il problema per gli studenti di Scienze politiche, che in orari normali impiegherebbero circa venti minuti con la macchina per raggiungere la zona di Piazza Dante. Forse per loro, ancora una volta, la soluzione migliore è quella di andare alla mensa di via Oberdan. Nelle ore di punta abbiamo calcolato che gli studenti potrebbero impiegare anche tre quarti d’ora.


Oltre alle soluzioni proposte dai rappresentanti degli studenti ce ne sono alcune prospettate dal consigliere dell’Ersu, dottor Michelangelo Salemi, che ha parlato della gara per la realizzazione di una grande mensa di circa 5000 posti ed altre da Alfonso Cirrone di Unipro che propone di riprendere un vecchio progetto per la costruzione di una mensa universitaria in un ex calzaturificio di fronte all’ospedale Santa Marta, di proprietà dei salesiani. Questi progetti sono ancora validi?
Il progetto del locale ricavato dall’ex calzaturificio è stato un tentativo, fin dall’inizio abbastanza utopico, che risale a sei/sette anni fa. La struttura è chiusa da molto tempo e comunque non abbiamo trovato gli accordi con i salesiani. Inoltre non ci sono parcheggi adeguati lì intorno. Di buono c’è che il posto non è lontano né dai Benedettini né dalla facoltà di Giurisprudenza. Ritornando alla questione principale, il problema potrebbe essere risolto con la sala adiacente al bar dell’ex monastero. Basterebbe un locale di circa cento metri quadri, gestito da noi, dilatando le forniture che abbiamo già in appalto.


Ficicchia aveva già pensato, come possibile soluzione, alla parte superiore del bar dei Benedettini, che è quasi grande come la sala mensa dell’hotel Costa: con una rotazione dalle 12.30 alle 14.30 il locale darebbe l’opportunità a circa 350/400 studenti di consumare i pasti. Che ne dice?
Questa potrebbe essere una valida soluzione. Ribadisco che se dovesse andar male l’aggiudicazione dell’appalto per la nuova mensa allora ci indirizzeremo sulla convenzione. Le strutture convenzionate però hanno un costo maggiore rispetto alle altre realizzate dal nostro ente. La gara per la realizzazione di una nuova mensa al centro è molto grossa e se noi riusciremo a sbloccare l’assegnazione dell’appalto cercheremo anche di migliorare il servizio mensa, automatizzandolo ed abbassando per quanto più possibile i costi.


Nel caso in cui dovesse andare in porto l’aggiudicazione dell’appalto per la costruzione di una nuova mensa centrale, quanto tempo passerà perché comincino i lavori?
Se dovesse andare in porto l’operazione nel giro di due mesi aggiudichiamo e cominciamo i lavori. La nuova mensa sarebbe agganciata a quella dell’Oberdan dove c’è già un centro di cottura.

Questo dunque l’impegno del dottor Rapisarda. Sembra quindi più vicina la realizzazione di un centro di ristorazione gestito dall’Ente regionale, adeguato a coprire le esigenze degli studenti del polo umanistico. Sarà necessario dunque attendere la data del 29 dicembre per conoscere l’esito dell’appalto per la nuova struttura.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]