Megaservice di Trapani, sì alla Cassa integrazione, ma non per tutti

PER 41 LAVORATORI DEL SETTORE EDILE NEI PROSSIMI MESI SI PROFILA LA CGID. I 25 DIPENDENTI DEI SERVIZI NIENTE AMMORTIZZATORE SOCIALE E NINETE STIPENDI, PER LE ISTITUZIONI POSSONO PATIRE LA FAME. LA DISPERAZIONE DI PULIZIERE COSTRETTO AL LICENZIAMENTO PUR DI SOPRAVVIVERE. IN CALCE LA LETTERA DEI DIPENDENTI DELLA SOCIETA’

Il ministero del Lavoro ha dato il via libera all’accesso alla Cassa integrazione guadagni straordinaria in favore dei 41 lavoratori del comparto edile della Megaservice Spa in liquidazione. Il decreto ministeriale di approvazione del programma per crisi aziendale è il n.78589 di ieri ed autorizza la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore dei beneficiari.

Dal provvedimento restano però esclusi i 25 dipendenti della società a totale partecipazione della Provincia regionale di Trapani, in quanto appartenenti ad una tipologia contrattuale diversa. Si tratta difatti di lavoratori del comparto servizi che si occupavano dei servizi di pulizia per gli edifici e gli istituti scolastici provinciali. Va ricordato che gli stessi hanno garantito il servizio fino al 31 dicembre 2013 senza aver mai percepito alcuna retribuzione ed avendo la Provincia usufruito delle loro prestazioni.

Il dramma vissuto dai lavoratori della Megaservice ha prodotto un licenziamento per giusta causa di una unità del servizio pulizia, richiesto ed accettato dalla Società, che a seguito della prolungata indigenza dovuta all’assenza di remunerazione e non potendo in alcun modo sopravvivere ha dovuto assumere tale decisione per poter accedere alla indennità di disoccupazione , prevista per legge, per soli sei mesi, oggi prossimi alla scadenza. Oltre al danno la beffa.

I dipendenti del comparto servizi difficilmente potranno beneficiare dell’intero importo previsto per ammortizzatore sociale in quanto al pagamento si arriva con una quota pari al settanta per cento posta a carico dell’Inps ed il rimanente trenta per cento a carico della società di appartenenza.

Nello specifico la Megaservice non avendo le risorse non potrà ottemperare al versamento della parte di competenza. In buona sostanza, i lavoratori non avranno alcun sostegno al reddito. Una grave disparità di trattamento tra lavoratori, legati invece da profonda solidarietà, che non pare interessare le istituzioni che ad oggi continuano ad essere assenti ed omertosi.

In assenza di soluzioni, si profila la possibilità che altri casi analoghi di licenziamento per giusta causa potranno profilarsi nelle prossime settimane. Le responsabilità sulla gestione dell’emergenza sociale che ha investito i lavoratori della società di proprietà della provincia regionale di Trapani emerge ogni giorno di più. Il dramma umano vissuto dalle famiglie dei dipendenti dovrebbe spingere chi ha il ruolo per trovare una soluzione a fare presto. Ed invece…

Pubblichiamo di seguito il comunicato dei dipendenti della Megaservice Spa

“Oggi presso la sede della UIL di Via Piave a Castelvetrano (il 29 gennaio per chi legge) si è tenuta un riunione sindacale tra le parti sociali ed i lavoratori della Mega Service.

Dopo una disamina di apertura delle parti sociali sulla conduzione della vertenza, peraltro non meritevole di ulteriori approfondimenti visti i chiari dati a consuntivo,

si è ufficializzata dopo quasi sette mesi d’ istruttoria, l’approvazione da parte del ministero del Lavoro della Cigs dal 01 luglio 2013 al 30 giugno 2014 per le 41 unità edile sulle 66 complessive, attualmente in carico alla società.

Le procedure adesso prevedono la trasmissione dal Ministero delle relative pratiche all’Inps di Trapani , la valutazione nominale dei lavoratori all’interno del provvedimento per arrivare successivamente, alla liquidazione diretta delle spettanze – tempi previsti da un mese a salire.

L’apparente notizia che prima o poi si arriverà materialmente ad un sostegno economico passivo per il 62 per cento del personale , ripropone ancora con più forza il dramma che investe il restante 38 per cento, pari a 25 unità lavorative dei servizi, estromesse per diverso contratto dal provvedimento;

per loro è stata richiesta recentemente la Cassa integrazione in deroga che dovrà seguire un difficilissimo iter istruttorio ed in cui, come è il caso di ricordare, il governo centrale ha stanziato per la Sicilia per tutto il 2014 appena 19 Milioni di euro a fronte di un fabbisogno stimabile di 200 Milioni di euro.

Lavoratori che hanno lavorato a proprie spese per tutto il 2013 rendendo servizi all’ente Provincia che ne ha beneficiato.

E’ evidente la profonda e sentita solidarietà dei lavoratori del comparto edile nei confronti dei 25 lavoratori dei servizi, ritenendo come ovvio, che la divisione contrattuale non corrisponde in alcun modo alla divisione tra i lavoratori, ma ne rafforza gli intenti e gli obiettivi .

La situazione di stagnazione che ha accompagnato l’anomale vertenza, prosegue anche sul fronte decreti ingiuntivi per i quali probabilmente a seguito delle pressioni esercitate, si è superato il blocco procedurale presso il giudice del lavoro, ma si resta ancora in attesa dell’esecutività che potrà essere resa soltanto dal giudice delle esecuzioni , il tutto con una grande incertezza sulla disponibilità finanziaria restante per i lavoratori da parte dell’ente Provincia”.

Giuseppe Messina

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