Mazara del Vallo: si fa visitare al Pronto soccorso, lo mandano a casa e muore

ECCO A VOI UN ESEMPIO EMBLEMATICO DELLA SANITA’ SICILIANA DELL’ACCOPPIATA ROSARIO CROCETTA-LUCIA BORSELLINO. IL CASO HA VOLUTO CHE NOI, IN UN ARTICOLO PUBBLICATO STAMATTINA, CI SIAMO CHIESTI: FORSE GLI OSPEDALI SICILIANI, PER ‘RISPARMIARE’, MANDANO A CASA I PAZIENTI NON PERCHE’ STANNO BENE, MA PERCHE? NON CI SONO POSTI LETTO? lA RISPOSTA…

Stamattina, nell’articolo di presentazione dei disastri della Finanziaria regionale in queste ore in discussione all’Ars, ci siamo chiesti e abbiamo chiesto: forse negli ospedali pubblici siciliani si mandano a casa i pazienti non perché stanno bene, ma perché non ci sono posti letti disponibili?
Qualche ora dopo su sito ViviMazara leggiamo la notizia di un uomo di 74 anni morto dopo essere stato visitato al Pronto soccorso dell’Area di Emergenza-Urgenza dell ‘ospedale ‘Abele Aiello’ di Mazara del Vallo. Giuseppe Vitale, 74 anni, mazarese, è stato visitato e mandato a casa. Qualche ora dopo è deceduto. A denunciare l’accaduto sono stati familiari. Ai quali consigliamo di rileggere gli articoli del nostro giornale. Dove, già da tempo, denunciamo la malasanità della Regione siciliana.
Quanto accaduto a Mazara del Vallo è emblematico di quella che è, oggi, la sanità pubblica siciliana. Sappiamo che sono già in corso indagini da parte della magistratura. Noi, anche se ci sono di mezzo ‘Professionisti dell’Antimafia’, invitiamo la magistratura inquirente ad indagare non soltanto sull’uomo deceduto a Mazara del Vallo, ma su tutti gli ospedali pubblici siciliani.
Sarebbe interessante capire se, nell’ultimo anno, sono state emanate direttive – per esempio, da parte delle Aziende sanitarie regionali – tese, nel nome del ‘risparmio’, a spingere i medici a visitare con ‘velocità’ i cittadini che si presentano negli ospedali pubblici. Per verificare anche – le ‘carte’ sulle ‘premialità’ lo dovrebbero dire – se ad essere ‘premiati’ sono i medici più ‘veloci’ nelle visite.
Ricordiamo che l’attuale assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, ha partecipato, nel passato, da protagonista del disastroso Governo regionale di Raffaele Lombardo, allo smantellamento sistematico di ‘pezzi’ importanti della sanità pubblica della nostra Isola. Prima in quanto componente del gabinetto dell’ex assessore, Massimo Russo, poi in qualità di dirigente generale.
Oggi l’assessore Borsellino – in una lettera ‘gesuitica’ di qualche mese fa – invita i siciliani a richiedere il “meglio” dagli ospedali pubblici siciliani: quel “meglio che lei ha contribuito ‘fattivamente’ a smantellare e che vorrebbe continuare a smantellare tagliando altri posti letto.
Come si può notate, un modo per prendere in giro i siciliani, chiamandosi ipocritamente fuori dal disastro della sanità pubblica siciliana che lei ha contribuito a provocare.
Sappiamo che il disastroso Governo regionale di Rosario Crocetta gode di ‘buona stampa’ presso la magistratura. Noi che continuiamo a credere nello Stato di diritto – sempre meno, in verità, con tutte le schifezze che vediamo, soprattutto nel mondo della sanità pubblica siciliana – invitiamo la magistratura a indagare sulla mancanza di posti letto nella nostra sanità pubblica e sui ‘criteri’ con i quali si impongono ai medici i ritmi e i tempi di visita dei malati.
Sarebbe interessante, a nostro modesto avviso, mettere sotto controllo i telefoni dei commissari delle Aziende sanitarie siciliane, dei direttori sanitari e dei direttori amministrativi.  


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