Lo storico negozio d'abbigliamento, dopo 40 anni di attività, chiude i battenti. La motivazione? L'oneroso affitto che l'Immobiliare Strasburgo, confiscata al costruttore Vincenzo Piazza e oggi sotto il controllo dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati, richiedeva al proprietario dell'attività
Marini Market chiude le saracinesche «L’Agenzia dei beni confiscati ci sfratta»
Dopo Pustorino, ecco che un’altro storico negozio palermitano chiude i battenti. Marini Market, lo store d’abbigliamento di viale Strasburgo, dopo 40 anni di attività chiude le saracinesche.
A quanto pare la motivazione riguarderebbe l’oneroso affitto che l’Immobiliare Strasburgo richiedeva ai titolari. La società, che svolge oggi attività di locazione di immobili a soggetti pubblici e privati, faceva parte del gruppo Piazza, oggi è definitivamente confiscata e sotto la vigilanza e il controllo dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla mafia.
«Abbassare le saracinesche è quello che succede in Italia dopo che una attività aperta da 40 anni, paga allo Stato più di 10mila euro al mese di affitto» scrive su Facebook, Piero Marino, uno dei figli del proprietario. «La causa di tutto questo? – continua il figlio del proprietario dello store – Non rivedere e rinnovare i contratti di affitto ai commercianti storici, che, dopo svariati tentativi e dopo numerose lettere a tutti gli esponenti politici più importanti a livello nazionale, sono costretti a chiudere la loro attività, solo ed esclusivamente perché l’Agenzia per i beni confiscati alla mafia – conclude – mette ad amministrare questi beni degli emeriti incompetenti».