Gli agenti sono riusciti a fermare i ragazzi dopo un inseguimento ma dopo qualche minuto, le strade della Marinella si sono trasformate in uno scenario surreale animato da parenti e conoscenti dei fermati che hanno iniziato ad inveire e a minacciare i poliziotti
Marinella, rissa tra polizia e familiari di due giovani Madre colpisce un agente ai genitali
E’ accaduto nel primo pomeriggio di ieri. Gli Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, in servizio di controllo del territorio, transitando nel quartiere di Tommaso Natale, hanno notato due giovani a bordo di un motociclo procedere in direzione della borgata di Sferracavallo.
Il passeggero, non accortosi della presenza della volante ha rialzato la targa del motociclo, rendendola illeggibile, escamotage, finalizzato a precludere una eventuale identificazione del mezzo e che ha insospettito i poliziotti che hanno deciso così di eseguire un controllo.
I poliziotti si sono avvicinati al motociclo e hanno intimato l’ “alt”, avvalendosi dei dispositivi di segnalazione manuale e luminosi.
Ma a quel punto il conducente, però ha dato gas, e invertita bruscamente la marcia, ha dato il via ad una fuga rocambolesca tra le vie del quartiere, non curante dei rischi generati per l’incolumità di automobilisti e pedoni.
Un rocambolesco inseguimento è quello che ne è seguito. I fuggitivi hanno imboccato Piazza Mandorle, Via Partanna Mondello, Via Emilio Salgari, Via Caduti sul Lavoro e, non curanti del pericolo, oltrepassato un incrocio, hanno imboccato la via Rosario Nicoletti nell’opposto senso di marcia, tallonati dagli agenti.
Dopo averli finalmente bloccati, i poliziotti hanno sottoposto a controllo i due giovani ed il motociclo, nonostante la resistenza opposta. E’ bastato qualche minuto perché le strade della Marinella si trasformassero in uno scenario surreale animato da parenti e conoscenti dei fermati; dapprima è giunto lo zio di uno dei fermati che, nel tentativo di ostacolare l’operato dei poliziotti, ha dato il là ad una lunga sequela di minacce; è intervenuto quindi il padre del conducente che ha inveito contro gli agenti e gli si è scagliato contro. Il finestrino del mezzo dei poliziotti è stato colpito ripetutamente dal malvivente quando questi era stato già bloccato ed assicurato all’interno dell’abitacolo. La clamorosa protesta del padre, ristretto all’interno della volante di polizia, non ha lasciato insensibile un secondo figlio, anch’egli unitosi al coro di insulti, improperi e violenze fisiche nei confronti dei poliziotti.
La platea dei contestatori nei confronti degli agenti, “colpevoli” di aver tentato di portare a compimento l’identificazione di due giovani fuggiti all’ “alt polizia”, in breve, si è arricchita di nuovi protagonisti: le madri dei giovani centauri, attori di una protesta veemente in cui la polemica ha impiegato poco a farsi violenza. Una delle due donne, nel bailamme generale, ha sferrato un violento calcio ai genitali di un poliziotto, accasciatosi al suolo dal dolore.
Nonostante, la situazione di estrema delicatezza, gli impedimenti opposti e le aggressioni subite, gli agenti, con l’ausilio dei colleghi del Commissariato di San Lorenzo, hanno continuato ad operare, arrestando i responsabili, G. D. G., 42enne, G. D. G., 21enne, F. F., 37enne, A. M., 33enne, ovvero padre, madre e fratello di uno dei due centauri e madre del secondo centauro. Tutti palermitani, ritenuti responsabili del reato di danneggiamento aggravato, oltraggio, minacce, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.