«La mancata allerta della Protezione civile regionale ci ha tratto in inganno». Spiega così il responsabile dell'ufficio etneo quanto accaduto in città a causa del violento nubifragio del pomeriggio. L'aeroporto è stato chiuso e i voli dirottati a Palermo, dopo «una quantità d'acqua eccezionale in un così breve lasso di tempo». A Santa Maria Goretti la situazione viene definita «critica, sotto controllo ma al limite», mentre a San Nullo alcune persone si sarebbero addirittura arrampicate sui tetti delle case. Domani, su ordinanza del sindaco, scuole chiuse in città. Guarda le foto e il video
Maltempo, nubifragio da record a Catania E domani le scuole resteranno chiuse
«La Pioggia torrenziale caduta in poco tempo e la mancata allerta della Protezione civile regionale ci hanno tratto in inganno». Sarebbe questa la spiegazione, secondo la Protezione civile di Catania, all’inaspettato nubifragio che si è abbattuto sulla città a partire dalle ore 16 di questo pomeriggio, riferisce il geometra Salvatore Fiscella della sezione etnea. «Dal dipartimento è arrivato solo un codice verde di preallerta. Nonostante questo siamo riusciti ad essere subito operativi perché, fortunatamente, eravamo ancora negli uffici», racconta.
«Certamente il nubifragio è stato violento e la forza dell’acqua ha determinato disagi e panico tra le persone. Oltre 40 millimetri di acqua venuti giù nell’arco di appena un quarto d’ora che hanno fatto scattare lo stato di emergenza. Una quantità enorme che, se fosse caduta nell’arco di un paio d’ore – spiega Fiscella – sarebbe stata normale. Ma la violenza dell’evento concentrato in pochi minuti e, aggravato dalla grandine che ha rallentato il normale deflusso dell’acqua nelle condutture, ha aggravato la situazione».
Nessun disperso, come si era pensato inizialmente. La smentita arriva dalla Protezione civile e dalla famiglia dello stesso. La preoccupazione, infatti, era nata dal ritrovamento di uno stivale e di un borsello con dentro dei documenti, quelli di un pastore 34enne di Castel di Judica che nel frattempo era a pascolare il gregge. Pare avesse denunciato lo smarrimento degli affetti personali mesi fa, probabilmente ritrovati oggi perché trascinati dalla furia dell’acqua.
L’aeroporto di Fontanarossa, intanto, resta chiuso con voli dirottati a Palermo. Le strade e le scuole sono ancora in parte allagate e molti automobilisti sono in panne in tutta la città, dove domani, su disposizione del sindaco le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse.
Maggiori disagi si sono riscontrati nel quartiere di San Nullo, dove sembra che alcune persone si siano arrampicate sui tetti per non essere travolte dall’acqua che scorre per le strade. Ma anche nelle zone pianeggianti come quelle del viale Kennedy dove «abbiamo soccorso una donna bloccata in auto con una bambina», raccontano dalla Protezione civile. Sotto controllo la situazione al villaggio Santa Maria Goretti, dove «i mezzi del Comune sono impegnati nella pulizia del torrente Forcile». Allagato il parcheggio in prossimità della rotatoria all’ingresso della base aeronautica dove – come ormai di norma – sono arrivati in soccorso gli idranti. «Si registrano numerosi allagamenti nei piani terra delle case, dovuti alle caditoie stradali otturate dalla grandine», conclude Fiscella. E allagamenti si registrano anche all’interno dello storico liceo catanese Boggio Lera di via Vittorio Emanuele, mentre in molte zone della città la luce elettrica va via di continua. Il paese di Motta Sant’Anastastia è invece rimasto al buio per un’ora.
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Sui social network, nel frattempo, impazza il foto racconto della bomba d’acqua caduta sulla città. Tra condivisioni di video amatoriali, immagini e status da ultim’ora.
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[Video di Luigi Cannio – Foto di Andrea Abbadessa su Facebook. Ultimo aggiornamento ore 19.40]