Magdi Allam, Cristiano già pentito

Spesso rimaniamo basiti dalle interpretazioni a dir poco fantasiose che si danno della Chiesa Cattolica – la Santa Madre Chiesa – e della sua Dottrina.

L’ultima, ma solo in ordine di tempo, che peraltro ci ha fatto decidere a scrivere una riflessione, da semplice fedele, sull’argomento, è stata l’esternazione della propria rinunzia alla Fede Cattolica da parte di Magdi Cristiano (si chiamerà ancora così?) Allam.

Nell’articolo-esternazione in questione – pubblicato sul Il Giornale di oggi, 25 marzo – lo scrittore si lancia a descrivere all’urbe e all’orbo i motivi della sua rinuncia pubblica ed ufficiale alla fede nella Chiesa Cattolica.

Comincia con il descrivere quanto sia rimasto affascinato dal rigore dottrinale di Papa Benedetto XVI, tant’è che il suo completo disinnamoramento dalla Fede Cattolica, già cominciato, ha coinciso con il cambio della guardia al Soglio papale e con la coesistenza sostanzialmente di due Papi. Entrambi voluti dallo Spirito Santo tramite i Cardinali della Chiesa. (a sinistra, foto tratta da frontierenews.it)

I primi colpi di piccone erano comunque stati dati già dalle aperture della Chiesa nei confronti del mondo islamico da parte di Papa Giovanni Paolo II e dello stesso, osannato, Papa Ratzinger. Un’altra grossa spallata alle fondamenta di questo suo affascinamento ed innamoramento è stata data “dal globalismo – che sarebbe proprio della Chiesa Cattolica secondo quanto detto sempre dallo scrittore – che porta all’apertura incondizionata delle frontiere nazionali sulla base del principio che l’insieme dell’umanità deve concepirsi come fratelli e sorelle, che il mondo intero deve essere concepito come un’unica terra a disposizione di tutta l’umanità”.

Mentre Allam è “contrario al buonismo che porta la Chiesa a ergersi a massimo protettore degli immigrati e ,soprattutto, dei clandestini. Io sono per l’accoglienza con le regole – egli dice – e la prima è garantire il bene degli italiani, applicando correttamente l’esortazione di Gesù ama il prossimo tuo come ami te stesso” (come farebbe il Signore se Allam non lo aiutasse a spiegare il proprio pensiero!).

Queste le abbiamo semplicemente riportate per fare intendere in qualche modo cosa Gesù intendeva dire nel capitolo 24 di Matteo: “Vi diranno che il Cristo è qui… Che il Cristo è lì. Ma non credete. Perché Ci saranno molti falsi profeti”.

Intanto non capiamo perché fare tutta questa pubblicità prima alla propria conversione ed adesso alla propria rinunzia. Entrambi sono eventi spirituali e se anche possiamo capire la valenza spirituale della pubblicità del primo per fare messe di anime (sapete noi, con tutti i nostri difetti siamo cattolici e quindi buonisti, non pensiamo ad altri fini), non capiamo la valenza della pubblicità del secondo passo. Con questo, infatti, ha sparato a zero sulla Chiesa Cattolica, ma ha anche dimostrato di non avere le idee chiare su alcuni argomenti relativi ad Essa ed alla Fede.

Intanto per ben due volte ha parlato di fascino a proposito della propria conversione. Ma aderire ad alla religione cattolica non è innamorarsi di una bella donna o di un un uomo affascinante con un nutrito conto in banca. Convertirsi, in questo caso, significa disporsi ad accogliere con tutto il proprio essere (spirito, mente, corpo) le tre Virtù Teologali: Fede , Speranza e Carità.

Esistono varie fasi della vita spirituale: la prima fase è più…sentimentale. L’anima vi ha più soddisfazione: è contenta, le sembra di procedere alacremente. Ve ne sono successivamente altre più oscure, più difficili, attraverso cui l’anima passa con l’ardore della Carità e la forza della Speranza che rimangono attaccate alla Fede. E’ quella che viene chiamata la “notte dello spirito” e che viene attraversata per la forza della preghiera . Secondo quanto è scritto in Giovanni: “Dammi il tuo amore, Signore perché io ti ami”.

Tornando a ciò che ha scritto Magdi Allam, egli dice che la sua fede è vacillata definitivamente quando ha visto una Chiesa con due Papi. La Chiesa ha un solo Papa: Papa Francesco. Il precedente, dopo consultazioni di fior di teologi, è stato nominato, Papa emerito, significa che non esercita più l’ufficio di Sommo Pontefice, e che quindi non proclamerà più dogmi e non scriverà encicliche, ma ne manterrà il grado, essendo stato eletto da un Conclave.

Magdi Allam dice anche che per Papa Francesco esiste una sorta di Papalatria delle folle. Che dire allora della sua fascinazione per la dottrina cattolica che sembra vertere tutta intorno al Papa emerito? Non è forse questa anche una forma di Papalatria?

A quanto pare, è sempre valida la massima di Montaigne , anche parafrasata: “La fiducia nella bontà altrui è una prova non piccola della propria bontà”. Sostanzialmente, negli altri specchiamo ciò che noi siamo.

Per finire, il pensiero relativo alla “notte dello spirito” è stato citato affinché riflettiamo sul fatto che a volte è difficile credere, tanti avvenimenti tentano di incrinare la Fede e ci fanno camminare nel buio. Ma la Fede è in Cristo non nei suoi testimoni terreni.

Possiamo continuare citando la frase con la quale denuncia il relativismo della Chiesa Cattolica: “… la Chiesa da sempre accoglie nel suo seno un’infinità di comunità, congregazioni, ideologie, interessi materiali che si traducono nel mettere insieme tutto ed il contrario di tutto”.

La Chiesa Cattolica è tale perché accoglie, come madre, tutti, ognuno con la propria diversità, ma ferma nella propria dottrina, senza nulla concedere ad “ideologie”.

Quanto agli interessi materiali, purtroppo questa è la piaga che l’affligge, è ciò è sotto gli occhi di tutti. Ma la Chiesa, sposa di Cristo, nata sul Golgota, non va confusa con quella parte della Chiesa ha scandalizzato il gregge di Cristo, con gli interessi finanziari, le connivenze con la Massoneria, la vergogna della pedofilia.

Anche quando Gesù camminava sulla terra, tra i suoi apostoli uno dava scandalo per l’attaccamento al denaro e l’atteggiamento vizioso, ed è stato colui che lo ha tradito, ma ciò non ha impedito ai fedeli di accorrere il massa verso di Lui.

Questa Chiesa Cattolica così bistrattata: chi la crede troppo molle e relativista da un lato, ma dall’altro la vorrebbe liberale verso le esigenze dell’uomo, perché così come è adesso è “fisiologicamente tentata dal male”.

Ehm, scusate come diceva Oscar Wilde? Ah, sì! L’unico modo per resistere alle tentazioni è cedere. Quindi: niente celibato apostolico per i sacerdoti (che importa se poi l’amato Gesù, ha detto: C’è chi nasce eunuco, ma c’è che si fa eunuco per il Cielo: ma questo è concesso a pochi comprenderlo)”.

Via libera ai rapporti prematrimoniali (ma solo quelli con il partner della vita, ovviamente! Peccato poi che la vita sia malandrina, e cambi questo partner continuamente). Certo tutto nella vita può cambiare, ma il messaggio della Chiesa invita l’uomo ad entrare nell’ordine dell’amore consacrato dal Sacramento del matrimonio, in cui Dio Trinità è l’Ospite principale, senza per questo abbandonare nessuno al proprio destino.

Il giornalista termina difendendo, contro la capacità della Chiesa di accogliere gli ultimi e i rifiutati, i clandestini, la Nazione, il bene di chi la abita, la necessità di difendere il proprio spazio da qualcun altro che lo vuole occupare.

In questo caso ci sembra che ci sia stata una confusione di piani: la Chiesa dice di accogliere il povero, il rifiutato, di non lasciarlo in balia dei flutti a morire, ma certo non dice di non difendere il proprio sentimento nazionale o di tenere nel proprio Paese gente che non lavora e che può pertanto diventare pericolosa.

Ci commuoviamo sempre a Natale quando riflettiamo sulla durezza di cuore degli abitanti di Betlemme, che hanno rifiutato un tetto alla Sacra Famiglia o alle vicissitudini che Questa ha dovuto affrontare, profuga , in Egitto.

Ma noi alle sacre famiglie di adesso non facciamo lo stesso? In fin dei conti è stato sempre l’amato Gesù di Magdi Allam a dire: “Venite benedetti del Padre mio, perché mi avete visto nudo, affamato, carcerato, piangente e mi avete vestito, sfamato, visitato, consolato. Ma quando, o Signore, lo abbiamo fatto? Quando lo avete fatto ad uno dei questi miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me”.

Per concludere questa nostra riflessione, diremo che un credente, anche se nelle propria coscienza non approva alcuni aspetti della Chiesa o dei suoi Ministri, soprattutto in caso di Dottrina o di Morale, non deve criticarli apertamente, ma tacerli con carità e pregare, perché questo può allontanare anime dalla via della ricerca della Verità. E non credo che nella bilancia dell’ultimo momento della vita sia bello vedere che anche una sola anima si sia potuta perdere per colpa nostra.

 


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