In considerazione delle patologie non compatibili con il regime carcerario, lo scorso 20 aprile, al 62enne era stata concessa la detenzione domiciliare. Adesso è tornato dietro le sbarre dove deve espiare la pena dell'ergastolo per associazione mafiosa e omicidio
Mafia, torna in carcere l’ergastolano Agatino Foti Era stato trasferito ai domiciliari per il Covid-19
È tornato in carcere il pluripregiudicato ergastolano Agatino Foti (classe 1958) che, durante l’emergenza Covid-19 (lo scorso 20 aprile) era stato trasferito agli arresti domiciliari. Detenuto nel carcere di massima sicurezza di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, un provvedimento del magistrato di sorveglianza gli aveva concesso la detenzione domiciliare in considerazione delle patologie non compatibili con il regime carcerario.
Oggi Foti è stato arrestato da polizia su disposizione della procura di Catania. Deve espiare la pena dell’ergastolo per i reati di associazione a
delinquere di stampo mafioso e omicidio aggravato in concorso. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito dagli investigatori della squadra mobile per la condanna definitiva all’ergastolo per i reati di associazione per
delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio e omicidio in concorso.
Foti, all’epoca dei fatti contestati, risulta inserito nel clan Cappello-Pillera. Il suo curriculum criminale però annovera sentenze di
condanna anche per rapina aggravata, detenzione di armi, furto e ricettazione.
Negli anni Novanta, Foti è stato protagonista nella faida tra i gruppi criminali catanesi da cui sono
scaturiti una serie di omicidi, alcuni ritenuti anche eccellenti. L’uomo, rintracciato nella propria abitazione, è stato portato nella casa circondariale di Catania dove resterà momentaneamente per poi essere trasferito in una
struttura di massima sicurezza.