‘MACELLERIA SCOLASTICA’ / Il Liceo Linguistico “Ninni Cassarà” di Palermo sopprime il corso di tedesco per sbarazzarsi di una docente precaria ‘scomoda’

GUARDA CASO, E’ STATO ELIMINATA LA MATERIA CHE INSEGNA LA RAPPRESENTANTE DEI DOCENTI PRECARI, VALENTINA AMICO, CHE HA DIFESO I POSTI DI LAVORO CONTRO LA FALLIMENTARE GESTIONE DELLA PROVINCIA E CONTRO LA REGIONE

Inquietanti e clamorose novità al Liceo Linguistico “Ninni Cassarà” di Palermo e provincia: il corso A, storicamente di lingua tedesca, viene convertito improvvisamente in corso di spagnolo.

La notizia lascia basiti tre dei quattro docenti precari storici di lingua tedesca dell'(ex) IPCL, i prof. Tardio, Punzo, Priulla. Unanime il loro commento: “La notizia ci raggela, per decenni il corso A, includendo la lingua tedesca, ha contribuito a fare della scuola un vero e proprio fiore all’occhiello dell’intera realtà scolastica territoriale; appare alquanto singolare la scelta da parte di un Liceo Linguistico di eliminare da un intero corso la lingua parlata dalla più grande potenza economica europea e la cui conoscenza, dunque, assicurerebbe ai giovani maggiori opportunità di inserimento nel mercato del lavoro”.

Meno raggelata, più infuocata, la rappresentante dei docenti precari, la professoressa Valentina Amico, impegnatasi in prima linea, nei mesi scorsi, nella battaglia in difesa del diritto allo studio e del diritto al lavoro.

“Io – dice Valentina Amico – docente di lingua tedesca, mi sono battuta strenuamente per lunghissimi mesi, in difesa del diritto al lavoro, contestando fermamente e tenacemente, anche in sedi ufficiali, la scelta della Provincia di Palermo e della Regione di affrettare, senza un plausibile motivo, il processo di statalizzazione; ebbene, oggi vengo a conoscenza di una strana, inquietante coincidenza: il corso A, storicamente di lingua tedesca, viene convertito, dall’oggi al domani, in corso di spagnolo, con la conseguenza che, non partendo la prima classe di tedesco, negli anni verrà meno un’intera cattedra. Spero non si tratti di un disegno voluto da coloro che, magari, si sono sentiti infastiditi dalle mie proteste nei confronti della loro cieca fretta di statalizzare l’IPCL senza prevedere alcuna norma transitoria a garanzia dei docenti precari storici”.

“Abbiamo trascorso, infatti – prosegue la docente – un’estate intera nel vano tentativo di convincere Regione e Provincia a posticipare di un anno la statalizzazione, al fine di permettere ai precari, ‘usati e gettati’, di inserirsi nelle graduatorie statali il cui aggiornamento è previsto nel 2014. Da notare, malgrado l’avvenuta statalizzazione, che la Provincia continuerà a essere presente nella scuola, in quanto essa, in base allo schema di convenzione di statalizzazione, continuerà a mantenere il personale docente in servizio con contratti a tempo indeterminato, i beni immobili e le spese di gestione. E’ uno stratagemma volto a mettersi al riparo da un mio futuro rientro nella scuola in seguito al suddetto aggiornamento delle graduatorie? O una semplice ‘punizione’?”.

“No, no – aggiunge la docente precaria di tedesco licenziata insieme ai suoi colleghi (sono circa un centinaio) per volere del Governo Crocetta che “non sta facendo macelleria sociale” (la dichiarazione è dello stesso presidente della Regione…) – deve trattarsi di un’innocente decisione della nuova preside, scaturita, come si dice, da un improvviso, forte calo di iscrizioni al corso di lingua tedesca. E anche questo pare strano, perché la conversione da tedesco a spagnolo non era minimamente in programma fino ai primi di Settembre. A parte il fatto che nessuno, dico nessuno, sindacato compreso, è stato preventivamente informato dell’imminente conversione del corso da tedesco a spagnolo, benché di solito, decisioni di tale entità, vengono concordate, votate e approvate in sede di collegio dei docenti. Nulla di tutto questo, nel giro di pochi minuti, dopo decenni, abracadabra, sparisce il tedesco dal corso A”.

“Perché essere malpensante? – si chiede Valentina Amico, non senza una punta di ironia -. Sarà solo una pura coincidenza che l’’importuna’ rappresentante dei precari insegna lingua tedesca e che la prima classe a saltare il giorno successivo all’emanazione del decreto di statalizzazione dell’istituto sia stata proprio quella di tedesco; come pure una mera coincidenza deve essere la promozione di Filippo Spallina, uno dei ‘registi’ principali dell’ ‘operazione statalizzazione’, a capo di gabinetto del commissario straordinario della Provincia regionale di Palermo, Domenico Tucci…”.

 

 


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