Ma Sebastiano Di Bella è il Segretario generale dell’Ars o è stato tutto uno scherzo?

LA NOSTRA NON E’ UNA BATTUTA, MA UNA DOMANDA CHE CI PONIAMO E PONIAMO LEGGENDO L’ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PALERMO PRESENTATA DAL GIORNALISTA PIETRO GALLUCCIO. IN REALTA’, NELLA RUBRICA SEGRETARIATO GENERALE IL NOME DEL PIU’ ALTO BUROCRATE DEL PARLAMENTO SICILIANO C’E’. IN CALCE IL TESTO INTEGRALE DELL’ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA

Sebastiano Di Bella non sarebbe il Segretario generale dell’Assemblea regionale siciliana. Lo sostiene, documenti alla mano, in una circostanziata denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, Pietro Galluccio, giornalista. Nell’esposto Galluccio contesta anche l’affermazione del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che ha affermato che negli uffici dell’Ars ci sono dirigenti che guadagnano più del presidente degli Stati Uniti. Cosa, questa, che Gallucci, carte alla mano, dimostra di non essere vera.

“Il principio giuridico del ‘Dire la verità, tutta la verità, niente altro che la verità’ vale anche per il Presidente della Regione – scrive in un comunicato Pietro Galluccio -. Quel principio giuridico vale anche per la Presidenza e la Segreteria generale dell’Assemblea regionale siciliana?”.

“Visto che le verità del primo e dei secondi sono troppo distanti – dice Galluccio – la Procura della Repubblica dovrebbe verificare se nel comportamento dell’uno o degli altri vi sono estremi di reato”.

È questa in sintesi la richiesta contenuta nell’esposto denuncia presentato all’Autorità Giudiziaria che, citando la normativa sulla trasparenza nella pubblica amministrazione e gli Atti pubblici disponibili sul sito del Parlamento Siciliano, mette in evidenza le evidenti incongruenze.

“Se i dati riportati nei documenti che sono online sul sito dell’Ars sono corretti e riportano tutta la verità e niente altro che la verità – spiega Pietro Galluccio, che ha firmato l’esposto – lo stipendio netto annuale del Segretario generale non può essere superiore a 218 mila euro, ben al di sotto delle somme circolate in questi giorni”.

Altra anomalia che riguarda il Segretario generale è il fatto che quel posto, stando a quanto riportato nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito dell’Ars sarebbe in atto vacante.

Aggiornamento: ore 17,35/ In realtà, nella rubrica “Segretariato generale” il nome del segretario generale c’è: e si tratta proprio di Sebastiano Di Bella.   

Di seguito il testo integrale dell’esposto.

Il sottoscritto Pietro Galluccio, nato a Palermo il 02.12.72 ed ivi residente in …, espone quanto segue  affinché l’Ufficio in indirizzo voglia valutare la sussistenza di eventuali reati e disporre l’avvio dei procedimenti  conseguenti.

Il sottoscritto dichiara fin d’ora la propria volontà di costituirsi quale Parte Civile in eventuali instaurandi  procedimenti e la propria disponibilità a fornire eventuali ulteriori elementi conoscitivi.

Il D.L. 33/2013 ha introdotto una disciplina organica e dettagliata sugli obblighi di trasparenza e pubblicità degli atti  delle Amministrazioni pubbliche.

Ai sensi del comma 1 dell’art. 1 del medesimo D.L. “La trasparenza è intesta come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme
diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”. 

Da tale definizione del concetto di “trasparenza” discende lo stretto legame fra l’attuazione delle norme in oggetto e  l’attuazione del “principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, imparzialità, buon andamento,  efficacia ed efficienza dell’utilizzo delle risorse pubbliche, integrità e lealtà del servizio alla Nazione.” (cfr. comma 2,  art. 1)

Ai fini della massima trasparenza ed accessibilità delle informazioni, il D.L. ha introdotto anche numerose specifiche  tecniche volte ad eliminare qualsivoglia barriera alla possibilità di fruizione ed uso delle informazioni da parte dei cittadini.

Se ne citano a puro titolo esemplificativo tre, che rivestono particolare importanza per delineare la portata  della normativa:

tutte le informazioni devono essere accessibili “gratuitamente” (art. 3), devono essere pubblicate con modalità tecniche che rendano possibile “il loro trattamento secondo modalità che ne consentono  l’indicizzazione e la rintracciabilità tramite i motori di ricerca web ed il loro riutilizzo” (art. 4); ed infine i dati “sono  pubblicati in formato di tipo aperto ai sensi dell’art. 68 del Codice dell’Amministrazione digitale e sono utilizzabili ai
sensi del D.Lvo 36/2006, del D.Lvo 82/2005 e del D.Lvo 196/2003, senza ulteriori restrizioni diverse dall’obbligo di  citare la fonte e di rispettarne l’integrità.” (art. 7).

Anche rispetto al contenuto delle informazioni da rendere accessibili, la normativa è piuttosto chiara, completa e  puntuale, in particolare al Capo II sugli “Obblighi di pubblicazione concernenti l’organizzazione e l’attività delle  pubbliche amministrazioni” cui integralmente si rimanda.

L’Assemblea Regionale Siciliana, ha riconosciuto il proprio obbligo ad adempiere alla normativa in oggetto, come si  evince dal suo Sito web www.ars.sicilia.it che riporta chiaramente ed immediatamente visibili i dati caratteristici del  rispetto della normativa:
– La sezione “Amministrazione trasparente” ben visibile nella homepage
– Un link alla versione “solo testo” per la fruibilità da parte dei non vedenti
– La nomina di un “Responsabile per la trasparenza e per l’adempimento degli obblighi di pubblicità” come  indicato alla pagina http://www.ars.sicilia.it/trasparenza/default.jsp

Appare quindi evidente che chiunque voglia avere informazioni “concernenti l’organizzazione e l’attività”  dell’Assemblea Regionale Siciliana può semplicemente e facilmente accedere al relativo sito Internet. I documenti  pubblicati sullo stesso sito assumono quindi il valore di atti pubblici, volti all’assolvimento di un preciso obbligo di legge.

In questo contesto, nei mesi di maggio e giugno del corrente anno, diverse testate giornalistiche hanno dato ampio  risalto alle parole del Presidente della Regione On.le Rosario Crocetta, secondo il quale vi sarebbero dipendenti  dell’ARS che guadagnano “più del Presidente degli Stati Uniti”.
Particolarmente gravi sono state le allusioni, sempre riportate come “voci che circolano”, riferite al costo della  retribuzione di tale sig. Sebastiano Di Bella.
Tali affermazioni sono certamente gravi per due motivi:
– Lo stesso sig. Di Bella non risulta, almeno secondo i dettati del D.Lvo 33, avere alcun ruolo all’interno  dell’Amministrazione dell’ARS. Lo stesso non figura infatti nella pagina dell’Organigramma
(http://www.ars.sicilia.it/uffici/organigramma.jsp) . E’ vero che lo stesso risulta indicato in diversi documenti  quale “Segretario Generale”, ma non viene pubblicato sul sito il Curriculum Vitae, che pure sarebbe
obbligatorio ai sensi del comma 5 dell’art. 15 del D.Lvo 33. 

– Anche ammettendo che nonostante tale dimenticanza lo stesso Di Bella sia effettivamente il Segretario  Generale dell’Assemblea Regionale Siciliana, la sua retribuzione non potrebbe che essere quella riportata alla
pagina http://www.ars.sicilia.it/DocumentiEsterni/Pubblicazioni/00000133/Competenze%20dipendenti.pdf  da cui si evince chiaramente che lo stipendio netto mensile massimo è di euro 18.162,99 (nel caso in cui lo
stesso Di Bella abbia una anzianità di servizio oltre i 30 anni, fatto appunto non conoscibile non essendo noto
il CV).

Da ciò discende che lo stipendio annuo netto è al massimo limitato a 217.955,88 (essendo l’anno di tutti i comuni mortali composto da 12 mesi). Una cifra ben lontana non solo dal doppio ma dallo stesso
stipendio netto del Presidente degli Stati Uniti d’America, pari a 249.508 Euro (400 mila dollari lordi).

Ciò premesso, si chiede a questa Procura della Repubblica se non ritenga di dover accertare se nei fatti sopra descritti non sia ravvisabile da qualsivoglia parte la commissione di reati. Si segnala che le parole del Presidente Crocetta sono state riportate e/o commentate almeno delle seguenti testate

giornalistiche:

 

BlogSicilia

Giornale di Sicilia

la Repubblica

LinkSicilia

Live Sicilia

Al fine di fornire documentazione completa e aggiornata alla data odierna, si allega alla presente una versione off line del sito dell’Assemblea regionale siciliana, come disponibile on line il 14 giugno 2014. 

 


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