Ma cu tu fici fari, ecco la Palermo vista dagli altri «Qui sono tutti davvero protettivi e accoglienti»

Una bellissima casa in centro storico, con una terrazza da cui si può ammirare tutta la città, non può che essere un punto di vista privilegiato per imparare a conoscere Palermo. Comincia da qui la chiacchierata con Laura e Thomas, una coppia affezionata all’idea del viaggio e sempre in movimento. Lei bolognese con una grande passione per la fotografia, lui francese innamoratissimo dell’Italia e con un lavoro che «puoi portarti appresso in qualunque parte del mondo» dice.

«Abbiamo fatto un weekend a Palermo due anni fa, in novembre e non ci aspettavamo di trovare tutto quello che abbiamo trovato – raccontano – eravamo a Bologna in quel periodo e dopo due inverni bolognesi ci è sembrato un sogno venire qui. Siamo rimasti incantanti da tutto il patrimonio artistico. In quel periodo volevamo trasferirci negli Stati Uniti, poi è stato troppo complicato per le questioni burocratiche e l’iscrizione a scuola delle bambina e per una caso fortuito ci siamo trovati qui quel weekend e ci siamo innamorati della città».

Laura e Thomas si sono conosciuti a Berlino a una mostra d’arte e da allora hanno viaggiato molto e si sono spostati in diverse città. Uno spirito un po’ nomade quello di Laura che fa presto a stancarsi della solita routine eppure a Palermo è rimasta più di quanto si aspettasse. «Stranamente qui ho resistito due anni – racconta Laura – io mi stufo abbastanza presto, quando le cose cominciano a diventare scandite da una quotidianità molto rigida mi annoio. Ma questa città per sua natura non si presta alla routine, è talmente anarchica e incasinata che ti appare diversa ogni giorno, non ci si annoia mai. E poi qui ci si sente coccolati da tutti, vivere il centro storico e avere la possibilità di acquistare quello che ti serve nelle botteghe di prossimità è molto bello. Qui tutti sono davvero protettivi». Lo ribadisce pure Thomas: Una delle cose che ci ha colpito di più è stato il modo in cui siamo stati accolti. Abbiamo fatto in fretta a farci dei nuovi amici»

La coppia è estremamente esigente rispetto all’educazione dell’unica figlia; entrambi i genitori sanno che la scelta della scuola e delle attività pomeridiane non può essere lasciata al caso. E a Palermo sono riusciti a trovare ottime strutture educative e scuole d’eccellenza. «Nostra figlia qui sta benissimo – dice Laura- Io sono abbastanza maniacale sull’educazione e sono estremamente esigente ma qui ho trovato delle buone soluzioni per lei, come questa scuola paritaria bilingue dove abbiamo deciso di iscriverla. A Palermo può studiare danza in un’accademia storica di vera eccellenza, anche a Bologna seguiva una buona scuola ma qui vedo che sta migliorando molto. Le attività extrascolastiche sono di ottimo livello e penso ci siano tantissimi talenti qui».

Thomas sviluppa software di progettazione per il settore navale e passa la sua giornata lavorativa alla sua scrivania, in casa. Un altro punto a favore per godere bene di questa città: non avere a che fare con il traffico. «Per me è fantastico vivere qui – racconta – Io lavoro da casa e quando finisco vado a fare la spesa a piedi al mercato del Capo o faccio un giro per il centro storico e Palermo mi sembra un posto meraviglioso. È vero però che avendo questo tipo di lavoro prendo solo il buono della città, Laura invece che è più impegnata con le attività della bambina e vive di più le cose pratiche di ogni giorno soffre molto il traffico».

«Però – incalza Laura – posso prendere lei da scuola, mettere il costume in macchina ed essere a Mondello in dieci minuti, e la vita così ha un peso diverso». E continua «qui ho trovato nuova linfa anche per la fotografia, la mia più grande passione. Mi piace fotografare degli angoli decadenti che però intuisci che hanno avuto dei fasti inimmaginabili, questa cosa mi dà l’impressione di poter fermare il tempo. Avete talmente tante dimore bellissime che è praticamente impossibile occuparsi di tutto questo patrimonio, forse è per questo che alcuni palazzi non vengono ristrutturati anche se è un vero peccano che siano abbandonati. Le abitazioni poi hanno molto valore ma i prezzi sono ancora abbordabili».

Thomas analizza i pro e i contro della nostra città con un approccio quasi scientifico ma non si spiega, ad esempio, come una città in cui si vive così bene non riesca ad attirare l’impresa: «Immagino che Palermo possa fare di più con il patrimonio artistico e culturale che ha. Creare impresa in un posto dove è così piacevole vivere sarebbe davvero interessante. Ma questa opportunità non è considerata forse per paura o pregiudizio rispetto al tessuto economico. Gli indici di qualità della vita mettono Palermo agli ultimi posti della classifica, principalmente per l’assenza di lavoro. Io sono fortunato perché posso portarmi il lavoro appresso e allora Palermo a queste condizioni non si batte».


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Laura (bolognese) e Thomas (francese) si sono conosciuti a Berlino ad una mostra d’arte e da allora hanno viaggiato molto e si sono spostati in diverse città. Uno spirito un po’ nomade quello di Laura che fa presto a stancarsi della solita routine eppure a Palermo è rimasta più di quanto si aspettasse

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