L'associazione con sede al Castello Ursino ricorre a un prestito dalla cultura gotica per dare un nome all'ambizioso piano. Un nuovo presidio culturale a Catania, da avviare dando spazio alle illustrazioni. «In città realtà più musicale che narrativa»
Lunaria: da Gammazita il progetto di una casa editrice «Ripartiremo dai classici e dagli scrittori del territorio»
Secondo la cultura gotica la luna indica l’inizio del ciclo vitale fino alla sua conclusione, immagine che si addice alla lettura di un libro. Lunaria è il nome scelto dall’associazione Gammazita per la casa editrice che vedrà la luce il prossimo 15 luglio a pochi passi da Castello Ursino, un omaggio all’omonima favola teatrale di Vincenzo Consolo. Stralunaria sarà invece la rassegna di eventi letterario-musicali collegata al lancio della casa editrice. Obiettivi: «Ripartire dai classici ma soprattutto essere un punto di riferimento per gli scrittori del territorio», afferma a MeridioNews Daniele Cavallaro, membro di Gammazita. Una scelta subito messa in atto attraverso la ripubblicazione del libro illustrato made in Catania firmato dagli emergenti etnei Andrea Pennisi e Virginia Caldarella, Trattato di anatomia emozionale.
«Il primo libro che abbiamo scelto di pubblicare parla delle emozioni attraverso le illustrazioni – spiega Cavallaro – e vogliamo così valorizzare il lavoro di due giovani scrittori. Hanno fatto una scommessa letteraria con una prima edizione stampata in tipografia e andata a ruba, rilanciando l’illustrazione anche tra gli adulti, senza più relegarla al mondo dei bambini. Il libro illustrato, infatti, può essere letto persino da chi non è italiano, essendo l’immagine universale. Per trasmettere la conoscenza l’illustrazione è un’ottima alleata della parola».
Un esordio in pieno spirito Gammazita, ovvero quello «di recuperare le storie: è questo che abbiamo sempre fatto, anche con le altre attività. La casa editrice è solo un altro strumento che fa da nuovo tassello alla nostra biblioteca». Ma l’esigenza nasce anche da un’attenta analisi del fervore culturale di Catania rispetto alle opportunità che poi la città offre in concreto. «Quella locale è una realtà più musicale che narrativa. Si può dire che non ci sono grandi editori dagli anni Novanta, a differenza di Palermo dove ci sono nomi come Flaccovio e Sellerio».
La missione di pubblicare editori emergenti non esaurisce il ruolo dell’editore. «Egli ha il compito di selezionare le opere sul territorio, ma non finisce qui – prosegue – Oltre a dare voce a chi ha avuto meno voce, ci proponiamo anche il recupero della letteratura più remota: il passato serve a saper maneggiare il futuro e a capire il presente». In programma già due collane: Spazio nel mondo degli illustrati, per rilanciare – appunto – la letteratura figurata e Piccola biblioteca siciliana, dedicata a quella nostrana, che comprende autori classici che vanno da De Roberto a Verga. «Ciò che non pubblicheremmo mai, invece, sono le cose che non ci appartengono. La censura non è mai positiva però ogni editore è chiamato inevitabilmente a fare delle scelte».
I propositi editoriali si innestano sul ruolo sociale che Gammazita ha consolidato nel quartiere. «Anche se non siamo una vera e propria libreria, proporremo delle cose che nelle altre librerie non si trovano: teniamo più al nostro catalogo che alla logica di mercato. Ciò senza rinunciare alla dimensione di libreria di quartiere per i bambini, che di fatto abbiamo raggiunto», conclude Cavallaro. Al vaglio di Lunaria anche alcune nuove proposte. «Siamo già stati contattati da qualche scrittore, ma procederemo gradualmente. Il progetto nasce pur sempre dal gruppo Gammazita e dalle sue risorse».