«Per un anno, l’agricoltura siciliana è stata messa in stand by per tenere caldo il posto a Luca Sammartino che, da lunedì, tornerà in sella nonostante il processo a suo carico ancora in corso». È la denuncia che arriva, dopo l’annuncio delle dimissioni da parte dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, dalla vicepresidente della commissione Attività produttive […]
Luca Sammartino pronto a tornare al suo posto di assessore. M5s: «Ottimo tempismo per cambio della guardia»
«Per un anno, l’agricoltura siciliana è stata messa in stand by per tenere caldo il posto a Luca Sammartino che, da lunedì, tornerà in sella nonostante il processo a suo carico ancora in corso». È la denuncia che arriva, dopo l’annuncio delle dimissioni da parte dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, dalla vicepresidente della commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana Stefania Campo. Il leader leghista in Sicilia, che era rimasto fuori dai ruoli di vicepresidente della Regione e di assessore all’Agricoltura quando era stato accusato di corruzione elettorale. Ma la quarta sezione penale del tribunale di Catania lo ha assolto con la formula perché il fatto non sussiste. Intanto, a ottobre scorso, Sammartino è stato rinviato a giudizio per il reato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta Pandora. Un’indagine su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata al Comune di Tremestieri etneo, in provincia di Catania.
«Mentre il riordino dei consorzi di bonifica resta ancora un miraggio e l’agricoltura annaspa, tra siccità, esondazioni per dighe che non funzionano a dovere, virosi e altre emergenze – elenca la deputata del Movimento cinque stelle – nelle sale dei bottoni di Palazzo d’Orleans, l’imperativo categorico resta sempre lo stesso: prima le poltrone, poi i siciliani, come le nomine della sanità e quelle più recenti dei posti di sottogoverno, che hanno premiato tanti figli, parenti e amici di…, hanno ulteriormente dimostrato».
«Tutto a discapito degli interessi degli agricoltori e dei piccoli imprenditori che – aggiunge Stefania Campo – del gioco delle poltrone e dei miseri interessi di bottega del presidente della Regione Renato Schifani e compagni finiscono per fare sempre le spese». Nella sua nota, la deputata pentastellata parla anche di un «tempismo ottimo», ovvero quello con cui sarebbe arrivato «il cambio di guardia, a ridosso delle variazioni di bilancio, in maniera tale che dopo il commissariamento Barbagallo, Sammartino potrà gestire le risorse economiche a disposizione a suo piacimento. Vedremo quale slancio Sammartino, che – sostiene Campo – finora ha manovrato le fila dietro le quinte, riuscirà a dare alla nostra agricoltura boccheggiante e alle questioni eternamente aperte, come Corfilac e gli altri enti dipendenti dalla Regione con gravi problemi di stabilizzazione del personale. Di certo c’è – conclude – che altrove gli assessori imputati si dimettono o vengono allontanati, da noi succede il contrario, gli conservano il posto fisso, e la cosa triste è che per questo nessuno ormai si indigna più. E intanto la Sicilia muore».