In merito all'articolo La banca di Paceco tra Cosa Nostra e massoni. Parentele, soci scomodi e mutui mai corrisposti, del 01/12/2016, riceviamo e pubblichiamo, ai sensi dell'articolo 8 della legge 47/1948, la richiesta di rettifica inviataci da Francesco Mineo
L’indagine della Finanza sulla Banca di Paceco Richiesta di rettifica da parte di Francesco Mineo
In merito all’articolo «La banca di Paceco tra Cosa Nostra e massoni. Parentele, soci scomodi e mutui mai corrisposti», del 01/12/2016, riceviamo e pubblichiamo, ai sensi dell’articolo 8 della legge 47/1948, la richiesta di rettifica inviataci da Francesco Mineo:
Lo scrivente è stato sindaco supplente della BBC Sen. Pietro Grammatico di Paceco dal 1998 al 2003: ed in tale periodo, non essendo stato chiamato a supplire assenze dei sempre presenti sindaci effettivi, non ha svolto alcuna attività.
Lo scrivente non è mai stato attinto da alcuna condanna penale, e nell’unico procedimento avuto nel quale è stato imputato per il reato di cui all’articolo 12 quinquies L.356/92 e articolo 7 D.L. 152/91, è stato assolto dal Tribunale di Trapani con sentenza irrevocabile del 29/05/2012 in conseguenza della quale ha richiesto ed ottenuto dallo Stato italiano il risarcimento dei danni patiti, sulla base di statuizione emessa in data 25/05/2015 dal Tribunale di Palermo.
In dipendenza dei suddetti fatti, ogni riferimento a supposte condotte dello scrivente astrattamente e/o concretamente agevolative di organizzazioni criminali è da ritenersi affermazioni gratuitamente calunniosa che verrà, come tale, perseguita in tutte le competenti sedi giudiziarie.