I carabinieri hanno arrestato un 61enne di Ravanusa, ritenuto il responsabile dell'agguato mortale avvenuto nel giorno di Pasquetta del 2018. La vittima era stata condannata un anno prima all'ergastolo per l'omicidio di Giovanni Brunetto
Licata, fermato presunto killer di Angelo Carità Incastrato dalle telecamere e tracce di sangue
Svolta nelle indagini. Preso il killer dell’omicidio di Angelo Carità, avvenuto a Licata il giorno di Pasquetta.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, in esecuzione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto per omicidio emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento, hanno arrestato un 61enne di Ravanusa, ritenuto l’esecutore materiale dell’efferato omicidio di Angelo Carità, 61enne ucciso a Licata la mattina di Pasquetta di quest’anno, durante un agguato a colpi di arma da fuoco.
Le incessanti indagini dei carabinieri, durate sei mesi, oltre a basarsi su preziose immagini di telecamere di video-sorveglianza acquisite durante il sopralluogo sulla scena del crimine, hanno visto recentemente la svolta quando nel corso di una perquisizione, l’indagato è stato trovato in possesso di un giubbotto sul quale gli specialisti dei carabinieri del Ris hanno trovato tracce di sangue riconducibili alla vittima dell’omicidio.
L’anno scorso, Carità era stato condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Giovanni Brunetto, agricoltore scomparso il 7 maggio 2013, i cui resti furono ritrovati diversi mesi dopo sotterrati in contrada Casalotti. All’origine del delitto, secondo i magistrati della procura di Agrigento, ci sarebbe stata una storia di debiti, per diverse decine di migliaia di euro, contratti proprio da Carità, che insieme a un complice avrebbe organizzato prima il rapimento e poi l’uccisione.
I particolari dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 presso la Procura della Repubblica di Agrigento.
(Fonte: comando provinciale carabinieri di Agrigento)