Avrebbe dovuto scontare i domiciliari all'interno del suo appartamento, in viale Castagnola. Invece era in strada, davanti all'ingresso del palazzo, con addosso 36 involucri di sostanze stupefacenti. Gaetano Di Mauro è stato arrestato ieri assieme ai presunti complici, Gianluca Amato e Vincenzo Marchese. Guarda le foto
Librino, tre arresti per spaccio di droga Uno di loro nascondeva hashish negli slip
Nascondeva 18 stecche di hashish negli slip. Gaetano Di Mauro, classe 1986, è stato arrestato ieri pomeriggio in viale Castagnola, a Librino. Proprio sotto il condominio in cui vive e in cui avrebbe dovuto essere detenuto agli arresti domiciliari, poiché già arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti. Assieme a Di Mauro sono stati fermati anche Gianluca Amato (classe 1980) e Vincenzo Marchese (classe 1984), che avevano addosso circa 60 euro. Secondo gli investigatori, quelli sarebbero stati i proventi dell’attività di spaccio.
Erano circa le 18.10 di ieri pomeriggio quando alcuni agenti delle volanti della polizia hanno notato tre uomini davanti all’ingresso di uno stabile, nel rione popolare di Librino. Mentre alcuni giovani si avvicinavano per acquistare la droga, il personale delle forze dell’ordine è intervenuto e ha bloccato i presunti spacciatori, che tentavano di fuggire entrando nel condominio.
Nel corso della perquisizione, addosso a Gaetano Di Mauro, nascosti nella biancheria, sono stati trovati 20 grammi di hashish già porzionati, oltre che 18 involucri di cocaina, per un totale di quattro grammi di polvere bianca. Durante i controlli, l’uomo avrebbe lasciato cadere anche la chiave di uno dei garage dell’edificio. All’interno del locale interrato, dentro a una scatola di scarpe, sono state trovate 333 stecche di hashish, 350 grammi complessivi. In un’altra scatola era invece nascosto un revolver, con il numero di matricola abraso, perfettamente funzionante. Di Mauro — evaso dai domiciliari che avrebbe dovuto scontare nel palazzo — è stato fermato per concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale d’arma da fuoco.
Tutti e tre — Gaetano Di Mauro, Gianluca Amato e Vincenzo Marchese — sono stati trasferiti nel carcere di piazza Lanza.