Un appuntamento straordinario e fuori sede: anziché a Palermo, parte del governo regionale si riunisce oggi nel quartiere Sud di Catania. Dove il neo governatore aveva lanciato la sua candidatura cinque mesi fa. Tra gli interventi dei residenti e i canti dei bambini, aleggia lo spettro delle promesse elettorali: la zona franca urbana annunciata cinque mesi fa e il piano per fermare le antenne militari statunitensi a Niscemi. Segui la diretta di CTzen
Librino, riunione di giunta per Crocetta Comitati No Muos: «Chiediamo chiarezza»
«Io non busso alla porta del ricco Epulone, la mia è una candidatura popolare, che parte dalla gente». Così, a luglio, l’attuale governatore regionale Rosario Crocetta annunciava a Librino la sua corsa alla consultazioni isolane. Adesso, cinque mesi dopo, torna nel quartiere a Sud di Catania da presidente eletto. Prevista per stamattina al Palanitta è infatti una riunione di giunta regionale. In mezzo, canti e balli annunciati dei bambini del quartiere, ma anche domande e proposte dei residenti. «Se Antonio Presti ne ha fatto un simbolo di bellezza, io voglio fare di Librino un simbolo di riscatto. Il mio obiettivo è innanzitutto di far istituire finalmente la zona franca urbana prevista a Librino, Gela ed Erice, in modo da consentire alle imprese che investono in queste realtà di non pagare tasse per molti anni. E lEuropa può finanziare tantissimi progetti che daranno lavoro a migliaia di giovani. Io so come si fa», diceva Crocetta in un’intervista a CTzen mesi fa. Chissà che non sia tornato per iniziare a mantenere la promessa. Intanto, a ricordargli la parola data, sono i comitati contro l’installazione delle antenne militari statunitensi a Niscemi. «Noi ci saremo ancora, testardi, per chiedere chiarezza sulla questione Muos», annunciano la loro partecipazione alla mattinata i militanti di Officina Rebelde, che fa parte de comitato etneo No Muos.
Ore 13.02 – A conclusione della riunione di giunta a Catania, il governatore siciliano Rosario Crocetta dichiara all’agenzia di stampa Ansa: «Questa favola che Librino sarebbe tutto un posto di criminali è inaccettabile. Si sa che i criminali sono una minoranza e la maggior parte della gente vuole vivere in un quartiere con servizi civili».
Ore 12.37 – A parlare è il sindaco di Catania Raffele Stancanelli: «La richiesta più forte è quella relativa alla formazione e alle scuole».
Ore 12.30 – Una bambina si rivolge al neo presidente Crocetta: «Io non ho una domanda. Vorrei che il Natale ti aiutasse a trovare le risposte per tutti».
Ore 12.13 – La riunione della giunta della regione Sicilia a Catania si apre con la lettura delle lettera dei presidenti della nona e decima municipalità etnee: «A Librino vive il 17 per cento dei giovani di Catania ma ci sentiamo separati. Per raggiungere la città con i mezzi ci si mette non meno di un’ora».
Ore 12.07 – Il presidente Rosario Crocetta riceve in dono in dono un quadro-collage con le foto dei bambini della scuola del quartiere. Lui, gelese di nascita, ringrazia e commenta: «Siamo orgogliosi, siamo di Librino».
Ore 12.01 – La giunta regionale siciliana si è accomodata al lungo tavolo allestito all’interno del Palanitta di Librino. Prima di iniziare i lavori, ascoltano suonare gli alunni dell’istituto comprensivo Pestalozzi.
Ore 11.48 – Il presidente della regione Sicilia arriva al Palanitta di Librino assaltato dai giornalisti. Sul quartiere ha subito dichiarato: «Pensiamo a un liceo polivalente». Mentre sulla polemica circa la vicepresidenza all’Ars non assegnata al Pd dice: «E’ impensabile che il MoVimento 5 stelle, il partito più votato, rimanga fuori da cariche istituzionali».
Ore 11.38 – In attesa dell’arrivo del governatore Rosario Crocetta, gli assessori si allontanano per andare a prendere il caffè.
Ore 11.37 – L’assessore alla Formazione Nelly Scilabra a CTzen: «Negli ultimi dieci giorni sono crescita di dieci anni. La mia nomina è stata un colpo di genio del presidente Crocetta per dare un segno ai giovani».
Ore 11.32 – Arrivano anche l’assessore alla Formazione Nelly Scilabra e il senatore Pd Enzo Bianco. Manca solo il governatore Crocetta, in ritardo di un’ora.
Ore 11.07 – Al Palanitta, per la riunione di giunta della regione Sicilia, arriva anche l’assessore alla Sanità Lucia Borsellino. Presenta anche uno dei candidati alle prossime consultazioni comunali etnee: Giuseppe Berretta (Pd).
Ore 10.54 – I comitati No Muos presenti all’incontro anticipano le loro intenzioni: presenteranno al presidente Crocetta un documento in cui chiedono nuovamente un tavolo di lavoro comune. E, ovviamente, di mantenere le promesse elettorali di revoca delle autorizzazioni all’impianto delle antenne militari Usa a Niscemi.
Ore 10.51 – In attesa del governatore, l’assessore Battiato intrattiene i cronisti. Portare la cravatta come chiesto dal presidente Crocetta? «E’ un cappio al collo, non un simbolo di eleganza». Ma, tornando serio, sulla giunta commenta: «Mi piace, soprattutto le donne che sono giovani e incontaminate».
Ore 10.37 – All’incontro arrivano i ragazzi delle scuole del quartiere e i sindacati. Primo della giunta a presentarsi è l’assessore al Turismo e allo Spettacolo Franco Battiato. Che dice: «Essere a Librino è la dimostrazione che si lavora seriamente».
Ore 10.34 – Un branco di cani randagi staziona davanti al Palanitta, dove è atteso il presidente della Regione Rosario Crocetta. Dopo questa prima accoglienza, il governatore troverà ad aspettarlo una cinquantina di persone tra attivisti No Muos, residenti, giornalisti e forze dell’ordine.