Quest’anno doveva essere quello della riconsegna del campo di San Teodoro a Librino, ma i ragazzi dei Briganti dovranno aspettare ancora. La società di rugby che opera nel quartiere periferico di Catania, spesso visto soltanto come contenitore di voti e cartolina di dispersione sociale, è un vero e proprio punto di riferimento per famiglie e ragazzi. Oltre alle attività sportive, i volontari offrono servizi nelle strutture che hanno a disposizione, in qualche occasione oggetto di atti vandalici dal sapore intimidatorio. In questo scenario i riflettori puntati sul campo da gioco dove i Briganti dovranno disputare le gare per il campionato di Serie C rimangono accesi, ma soltanto metaforicamente. Perché, dopo tre anni di attese, di date certe non ce ne sono ancora. In realtà, la ditta aveva fissato la fine delle opere per il 6 settembre. Ma i lavori, che hanno riguardato l’allargamento del campo con l’abbattimento di un muro di contenimento e il terreno di gioco, si sono fermati nuovamente perché la ditta non avrebbe ancora trovato il materiale per ultimare l’impianto.
«Non riesce a reperire il pietrisco utile a realizzare il tappeto drenante – dice a MeridioNews Mirko Saraceno, presidente dei Briganti – Le stesse difficoltà ci sono per l’erba sintetica. Queste notizie le abbiamo avute dall’amministrazione e dal responsabile dei lavori, ma non ci sono state date altre date definitive. Noi speriamo di avere la consegna di tutta l’opera per il 17 di ottobre, data in cui inizierà il campionato». Nell’attesa, la società si è attrezzata come ha potuto, allenandosi sia nelle strutture comunali del Cibalino e nel campo in erba adiacente alla storica struttura di rugby su cui la società ha messo le radici nel 2012. «Stiamo sfruttando anche il parcheggio abbandonato accanto al campo: facciamo di tutto affinché ragazzi e ragazze non abbandonino lo sport – prosegue Saraceno – Attualmente abbiamo più di cento tesserati. Per tutti noi sono stati anni difficili, passati a inseguire risposte e possibili date certe per riavere quella che è la nostra casa». I lavori sono stati appaltati nel 2018 alle imprese Santo Cangeri e Giuseppe Muratore, con un ribasso del 38 per cento, per un importo di 376mila euro provenienti dal Patto per Catania. Le procedure si sono arenate diverse volte: prima per problemi burocratici relativi alla documentazione, poi per alcune criticità strutturali riguardanti il muro di contenimento. Dopo lo stop a causa del Covid, le opere dovevano essere concluse in primavera, per poi slittare a settembre.
Accanto ai problemi del cantiere figurano anche quelli relativi alla concessione del comodato d’uso gratuito del campo San Teodoro da parte del Comune. «La concessione che abbiamo avuto nel 2015 è scaduta già qualche mese fa e non è stata rinnovata – prosegue Saraceno – Di contro il Comune ci ha concesso un differimento della scadenza per i prossimi tre anni». Dal canto loro i Briganti continuano ad allenarsi con la speranza di riavere il campo per la prima di campionato. «Facciamo di tutto per non perdere i nostri tesserati. In questi anni abbiamo preso in affitto anche le strutture del Cibalino per allenarci – afferma Giusi Sipala, vicepresidente e giocatrice dei Briganti – La sede rispetto a Librino è lontana: per i più grandi è facile raggiungerla, per i più piccoli molto meno. Questo, considerando il fatto che il campo non è disponibile da tre anni, ha causato la diminuzione dei tesserati. Nel quartiere i ragazzi continuano a stare per strada: per questo motivo non possiamo permetterci di fermarci ulteriormente».
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