Al centro della diatriba è finito il post scritto dal senatore trapanese Maurizio Santangelo. «Era chiaramente riferito alla mafia», si è difeso dopo aver rimosso il messaggio. Oggetto della critica, sarebbe stato l'episodio dell'inchino di due delle varette al seguito di Santa Barbara, a Paternò, per omaggiare il clan Assinnata
«L’Etna risolverebbe tanti problemi dell’Italia» Polemica per il tweet del capogruppo M5s
«Con un po’ di impegno l’Etna risolverebbe tanti problemi dell’Italia». Firmato: Maurizio Santangelo, capogruppo del Movimento 5 stelle al Senato della Repubblica. Sul tweet del senatore di origini trapanesi postato alle 16.48 si è presto scatenata una forte polemica, tanto da costringerlo a cancellare il messaggio del quale, però, in molti hanno conservato uno screenshot. Le richieste di chiarimenti si sono spostate anche sulla pagina Facebook di Santangelo, che poche ore prima aveva condiviso anche delle immagini dell’eruzione di oggi.
«Mi spiega gentilmente il significato della sua prima frase? Potrebbe essere fraintesa da molti», è solo una delle sollecitazioni. «Nessun fraintendimento era chiaramente riferito alla mafia», ha risposto il senatore del M5s ad alcuni commentatori. Poi, interpellato dall’agenzia di stampa Adnkronos ha aggiunto: «Io sono siciliano, ho tolto il tweet perché rischiava di essere frainteso». E ha aggiunto: «Il mio post era riferito alla vicenda dell’inchino», ossia all’annacata di due delle varette al seguito della festa di Santa Barbara, a Paternò, per omaggiare presunti esponenti del clan degli Assinnata, vicini alla famiglia di Cosa nostra dei Santapaola.
«È rivolto ai mafiosi, ma va bene anche per certi politici. Come Nicodemo (Francesco Nicodemo, responsabile comunicazione del Partito democratico che ha rilanciato il tweet sui social) e quelli del Pd che attaccano in malafede». Poi conclude: «Secondo me ora che l’Etna è in attività servirebbe una “gita premio” a certi politici all’interno del cratere».