Il delitto è avvenuto intorno alle 13.30 in una zona di campagna, frequentata da numerose prostitute. Luigi Venezia è stato sorpreso da due persone che avrebbero indossato il passamontagna. A inizio anni Novanta finì nel mirino della criminalità organizzata dell'Acese che provò a farlo fuori, in seguito alle indagini che aveva effettuato
Lentini, ex carabiniere ucciso con colpo di pistola Killer col volto coperto, nel ’92 scampò ad agguato
Omicidio alle 13.30 a Lentini. Nella zona di contrada Iazzotto, due persone, che avrebbero indossato il passamontagna, hanno sparato un colpo al petto a Luigi Venezia, 59enne residente di Catania. Stando ai primi riscontri dei carabinieri, l’uomo – anche lui un ex militare dell’Arma – potrebbe essere stato sorpreso poco dopo essersi diretto nella zona frequentata da numerose prostitute. Alcune di loro in queste ore sono state ascoltate dagli investigatori. Al momento nessuna pista viene esclusa. La procura di Siracusa ha disposto il sequestro della salma.
Stando alle prime ricostruzioni, si tratterebbe di una rapina finita male. Addosso al cadavere, infatti, non sono stati trovati soldi. I killer avrebbero sparato un colpo, in seguito a una reazione dell’uomo. Venezia si sarebbe trovato a bordo della propria auto, in sosta, forse in compagnia di un’altra persona.
Venezia, nell’autunno del 1992, rimase ferito in un agguato sul viale Cristoforo Colombo ad Acireale, cittadina in provincia di Catania dove lavorava nel reparto investigativo dei carabinieri. Stando alle cronache, Venezia, all’epoca 33enne, si trovava a bordo della propria auto quando una notte venne sorpassato da un’altra vettura da cui partirono alcuni colpi di lupara, che lo ferirono all’avambraccio. Da subito l’episodio venne ricollegato alla criminalità organizzata, e nello specifico al clan Laudani, su cui Venezia aveva indagato più volte.