«Attraversare la strada in questa zona è sempre più pericoloso». Siamo tornati in via Milo, non distante dalla caserma Sommaruga, nel punto in cui è stato travolto e ucciso il professore in pensione di Unict Ruggero Vigo. Il fatto è avvenuto l’8 aprile scorso e il pedone è deceduto a distanza di alcuni giorni, dopo essere stato ricoverato in ospedale. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta per cercare di rintracciare il pirata della strada che, dopo avere investito il docente, non si è fermato a prestare soccorso. Vigo, come raccontato dai testimoni ai vigili urbani, stava attraversando quando è scattato il verde per i pedoni ma su delle strisce bianche che non esistono più. Un serio problema di sicurezza che non riguarda soltanto il punto che fa angolo con via Eleonora d’Angiò.
Gli attraversamenti fantasma con le strisce sbiadite si trovano anche via Alexander Fleming. La strada, che collega viale Andrea Doria e la cittadella universitaria, è molto frequentata da pedoni e studenti grazie alla presenza sia della stazione della metropolitana Milo che della fermata del Brt. «Il problema è noto a tutti tranne a chi dovrebbe occuparsi della manutenzione», racconta al nostro giornale un commerciante della zona. «A rendere gli attraversamenti poco visibili – continua – contribuisce anche la presenza della siepe centrale». In tutta la zona la manutenzione della segnaletica orizzontale non viene fatta da mesi oltre al fatto che la vernice utilizzata in passato tende a scolorirsi in breve tempo, complice forse l’utilizzo di materiali scadenti.
Secondo i dati dell’osservatorio Asaps nel 2021 ci sono stati 271 morti tra i pedoni. Numeri calcolati per difetto perché i dati sono provvisori e non comprendono i decessi avvenuti in ospedali a distanza di tempo, come nel caso del professore di Unict. Il 30 per cento delle vittime di incidenti che coinvolgono i pedoni accade, inoltre, proprio sulle strisce pedonali. Motivo per cui l’illuminazione e la segnalazione degli attraversamenti pedonali giocano un ruolo fondamentale. Il compito della manutenzione nel capoluogo etneo negli anni è passato di competenza a tre enti differenti. Prima toccava alla Multiservizi, poi a Sostare, la partecipata che si occupava degli stalli blu a pagamento, e tra poco passerà in via definitiva ad Amts, la nuova società nata dalla fusione della stessa Sostare con l’Azienda municipale trasporti.
«In questi giorni stiamo definendo la competenza sulla manutenzione della segnaletica orizzontale – spiega a MeridioNews Giacomo Bellavia, presidente di Amts – Ci sarà una procedura di mobilità da Multiservizi ad Amts che si completerà entro maggio. Completeremo la riorganizzazione con l’acquisto dei materiali che servono per espletare il servizio. Il nostro è comunque un ruolo operativo che si sviluppa su indicazioni dell’ufficio traffico urbano. Tuttavia sulla situazione di via Milo ci attiveremo quanto prima».
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