Le Rocce, Urega boccia progetto per resort Aumentano possibilità per il museo di Presti

Il project financing del gruppo La Pineta Sport Management srl ha ricevuto parere negativo dall’Urega. A dichiararlo è il commissario della ex Provincia di Messina, Filippo Romano, intervenendo sulla situazione del villaggio Le Rocce. Romano specifica che l’ente «non ha alcun pregiudizio sui progetti presentati e ha portato avanti correttamente entrambe le proposte, concedendo ad ambedue pari chanche», facendo riferimento alla proposta della fondazione Fiumara d’Arte. Nello specifico, il commissario sottolinea che «dalla fondazione attendiamo invece che la loro proposta venga concretizzata formalmente». 

Lo storico villaggio ubicato nella baia di Mazzarò da tanti anni è in stato di abbandono e adesso è conteso tra due ipotesi progettuali. Da un lato rimane la discussa prospettiva di riqualificazione che prevede la realizzazione di un complesso alberghiero e dall’altro si fa spazio quella di un museo sul mare. «Il 16 luglio 2015 – spiega Romano – l’Urega ha disposto di non procedere ad alcuna aggiudicazione della concessione, mediante project financing, per Le Rocce» a causa della mancanza degli elementi necessari per la verifica della sostenibilità del piano economico finanziario. Il commissario della ex Provincia ha poi aggiunto di aver «richiesto a La Pineta di produrre i chiarimenti necessari all’Urega», ma Il 5 novembre l’Urega ha ribadito l’inammissibilità dell’offerta.

Romano si è poi soffermato sull’iniziativa di un Museo sul mare lanciata da Antonio Presti: «Il 28 luglio 2015 ci ha inviato la proposta di realizzazione, in partenariato tra la fondazione e l’ex Provincia, di una fondazione finalizzata alla creazione di un museo d’arte contemporanea con fruizione alberghiera, un museo del design contemporaneo all’interno del parco ambientale, e – prosegue – l’istituzione di una scuola d’eccellenza di arti contemporanee dove gli studenti avranno modo di gestire laboratori attivi sulla creatività e sulla gestione turistica». Da lì in poi l’ente provinciale ha prima richiesto chiarimenti «dei profili giuridici e tecnici del progetto», per poi consentire – a fine novembre – l’accesso ai luoghi e, successivamente, la possibilità a Fiumara d’Arte «di effettuare, a sua cura e spese, un decespugliamento». Quello che ancora manca, però, è il progetto e il piano economico finanziario. 

Sulla possibilità di ridare vita al villaggio, Presti dichiara di essere disposto a donare il proprio patrimonio: «Le Rocce è una scommessa in cui ho creduto sin dal primo momento. Adesso – continua – posso solo dire che attendo mi venga comunicato formalmente l’autorizzazione di accesso ai luoghi dalla città metropolitana. La mia iniziativa è un atto d’amore verso questo territorio». Sul villaggio, intanto, rimane vigile anche la Regione, con Crocetta che di recente ha dichiarato di vedere di buon occhio il progetto di Presti dicendosi disposto a convocare un vertice a Palermo per fare chiarezza definitiva sulla storia ormai trentennale di degrado totale e abbandono dell’oasi che fu inaugurata nel lontano 1954.


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