Le interviste ai candidati sindaco: Franco Miceli «No lottizzazioni, squadra scelta per competenze»

L’inseguimento, il rifiuto, poi il via libera. Franco Miceli ha riflettuto molto sulla possibilità di fare da alfiere a un centrosinistra unito, con Partito democratico insieme a Movimento 5 Stelle, sinistra e movimenti civici cittadini. L’ex presidente dell’ordine degli architetti, papà – da assessore negli anni ’90 – del palazzetto dello sport, gioiello ormai in degrado da anni, lancia la sua candidatura e la sua visione di città europea, che deve dialogare con Bruxelles più che con Roma e deve sapere decentrare il potere alle circoscrizioni.

«Non era nelle mie intenzioni candidarmi a sindaco della città di Palermo, l’ampia coalizione di centrosinistra mi ha offerto questa possibilità e io ho riflettuto a lungo e ho ritenuto di accettare perché ritengo che ci sia bisogno di impegnarsi per il futuro della città. Ho le mie caratteristiche personali, sono stato assessore nella seconda metà degli anni ’90 a Palermo, sono in grado di comprendere le difficoltà, conosco la macchina comunale, ho ottenuto grandi risultati. Dall’altra parte ho le mie caratteristiche professionali, sono un architetto che probabilmente si ritiene abbia qualche idea in più rispetto ad altri su quello che è il modello di città da realizzare non solo per fare crescere qualitativamente la città, ma anche per rispondere alle tante richieste dei cittadini e delle cittadine palermitani».

Che città trova?

«Trovo una città sotto punti di vista cambiata: in meglio, ma anche in peggio. Ci sono delle luci, con una città che è cresciuta in termini culturali, di partecipazione, uno sviluppo ampio dell’associazionismo e questo credo che sia una ricchezza che dobbiamo sapere sfruttare per costruire un nuovo governo della città. Poi ci sono delle ombre: vecchi problemi, alcuni dei quali irrisolti: penso ai servizi, ai trasporti, ai rifiuti, penso alla manutenzione della città, le prime questioni che dovranno essere affrontate dal nuovo governo della città. Ho già indicato alcune direttrici di intervento con un programma dettagliato degli interventi che è necessario fare. Il tema è fare crescere la qualità della vita della città, in cui i servizi devono funzionare, in cui le periferie devono funzionare, penso che bisogni attuare un grande intervento di rigenerazione non soltanto fisica, ma sociale per le periferie. Bisognerà cambiare il metodo di governo della città, per questo il decentramento di poteri, risorse, personali, mezzi e strumenti, verso le circoscrizioni è la parte centrale del mio programma».

La squadra

Contrariamente a quello che hanno fatto altri, che hanno lottizzato, penso al centrodestra, che ha messo dentro un establishment politico, non si capisce con quali competenze. Noi abbiamo preferito privilegiare le competenze alle appartenenze, i nostri sei assessori non appartengono a nessun partito, ma sono stati scelti in base al programma. Tra loro c’è Freddy Butera, professore emerito del Politecnico di Milano, una delle personalità più importanti e significative nel campo della transizione ecologica in Italia e in Europa, profilo di altissimo livello. Fanno parte della squadra Ornella Leone, ingegnera gestionale, giovane, con le idee chiare sulla struttura degli uffici e sul rapporto con la libera professione. Irene Gionfreddi, un’avvocata, consulente della commissione Bilancio del Senato, che si è occupata di problematiche legislative, ha seguito una serie di vicende che hanno riguardato anche Palermo, penso alla norma Salva Comuni; Marco Picone, professore del dipartimento di Architettura di Unipa, tra i più esperti sul tema di decentramento e partecipazione; Anthony Passalacqua, esperto di mobilità, abbastanza noto a Palermo, animatore di MobilitaPalermo, da cui mi aspetto una visione diversa sulla mobilità, sulle opportunità e sulle innovazioni di uno degli assi strategici della città. Ultima, ma non ultima, Evelina Santangelo, grande scrittrice palermitana, che si è molto occupata del tema della cultura, del rapporto tra i diversi mondi della cultura, una garanzia per mantenere alto il livello della qualità progettuale sul campo culturale. Sarà l’opportunità per rivoluzionare la macchina comunale, fare nuove assunzioni, sbloccare il turnover per arricchire il capitale umano e chiedere allo Stato per inserire personale a tempo indeterminato qualificato per portare avanti programmi e progetti per creare risorse.

Come esce la città da questa campagna elettorale?

Ho cercato di parlare molto di programmi, sono stato in giro a costruire il programma partecipato con i cittadini. Lagalla è una proposta di sindaco egemonizzata dalla destra: dalla Meloni, da Salvini, da tanti altri e questo può determinare una situazione di isolamento della città di Palermo. Palermo deve discutere con l’Europa e loro si trovano al loro interno forze sovraniste che non hanno una visione europea. Ma la cosa più grave è che la loro candidatura nasce dall’iniziativa di personaggi come Dell’Utri, un signore che viene da Milano, si piazza all’hotel delle Palme, incontra tutti i maggiorenti del centrodestra, incontra il presidente della Regione e propone il nome di Lagalla e si batte per questo nome, questo credo ci debba fare molto riflettere. Dall’altra parte in coalizione c’è la nuova Dc di Cuffaro, che so bene, ha scontato la sua pena e questo va benissimo, ma qui siamo nell’ambito della politica, dovrebbe fare un passo indietro, invece lo vediamo tra i più importanti sostenitori di Lagalla e questo mi inquieta. Palermo avrà grandi risorse nel futuro da spendere, sarà tra le più grandi stazioni appaltanti d’Italia: sento puzza di comitati d’affari, perché le spartizioni che stanno facendo hanno questa logica e questo mi preoccupa moltissimo.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]