Le baby modelle squillo, tra i clienti anche un produttore tv Ostriche e champagne in villa: «Lei deve dormire con me»

C’era il manager che proponeva le modelle e il produttore televisivo che, tra ostriche e champagne, pretendeva che le ragazzine, alcune minorenni, dormissero con lui. L’equazione non ammetteva interpretazioni: «Tu mi dai una mano a me e io ti do una mano a te» o, a essere ancora più espliciti, «tu fai quella situazione e io ti faccio un grande regalo». In mezzo anche qualche richiesta diretta: «Quando vengo mi devi fare trombare quella riccia». Sono soltanto alcune delle intercettazioni telefoniche finite agli atti dell’inchiesta su un presunto giro di prostituzione minorile che, la scorsa settimana, ha portato dietro le sbarre del carcere Pagliarelli Francesco Pampa e Massimiliano Vicari, ex soci d’affari all’interno dell’agenzia Vanity model management di Palermo. Ai domiciliari è finito Filippo Giardi. «Il tenore delle telefonate e le richieste che riceve dai vari organizzatori di eventi – scrive il giudice Fabio Pilato nell’ordinanza cautelare – sono tutt’altro che rassicuranti in quanto finalizzate all’ottenimento di una intermediazione per indurle a rapporti sessuali con gli uomini committenti».

Le modelle dell’agenzia di «Frà e Max», come venivano chiamati dalle ragazze i manager palermitani, sarebbero state protagoniste di alcuni incontri a luci rossi anche a margine di eventi fuori dai confini siciliani. In particolare, gli investigatori annotano due fiere internazionali di cavalli arabi, tenutesi nel 2019 a Verona e a Milano, e un soggiorno in Campania dopo uno shooting fotografico nel capoluogo meneghino tra piazza Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele. Tra i clienti più affezionati, stando alla ricostruzione dei pm, ci sarebbe stato un produttore televisivo di Afragola, nei pressi di Napoli. L’impresario, che sui social sfoggia l’amicizia con Lele Mora, tuttavia, non è tra gli indagati. Nei suoi dialoghi intercettati, in un mix di italiano e dialetto, si mostrava disponibile a portare una modella minorenne fino a Dubai. «La situazione mi raccomando – diceva a Pampa – già hai preparato il terreno». «Ci stiamo lavorando, ci stiamo lavorando», replicava il manager finito in manette. 

«L’oggetto del discorso – appunta il giudice – era quello di assicurarsi la disponibilità della minorenne a concedere prestazioni sessuali». Emblematica sarebbe un’intercettazione in cui il produttore campano chiede espressamente che la modella dorma con lui. «Quando la sento glielo dico chiaramente». «Non gli scrivere mai queste cose per messaggio – lo ammoniva Pampa – Poi di presenza». Il tornaconto per le modelle non sarebbe stata soltanto una paga per ogni incontro sessuale che, secondo le vittime che hanno raccontato tutto, era compresa tra 50 e 200 euro ma anche la possibilità di partecipare ad eventi di spessore. Come in occasione del Festival di Sanremo. «Mi porto lei e le faccio indossare ogni sera un abito di uno stilista di alta moda – spiegava il produttore campano a Pampa – ho fatto un contratto con Tv Sorrisi e Canzoni, un movimento di 10mila euro».

Nelle intercettazioni si discuteva pure di una trasferta, a gennaio 2020, nella villa del produttore, nel territorio di Casola di Napoli. L’occasione, dopo lo shooting a Milano, sarebbe stata una sfilata di costumi da bagno. Così, insieme a Vicari, Pampa e il manager campano, si ritrovano tre modelle minorenni «extra sveglie». L’uomo, per il giudice, avrebbe avuto «un morboso interesse per le modelle minorenni, accollandosi anche le spese di viaggio». Particolare di cui le ragazze sarebbero state a conoscenza senza giri di parole: «Quello è pazzo di te, è innamoratissimo», sottolineava Pampa a una delle ragazze che poi ha soggiornato nella villa del produttore.


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