Al Sud, comprese anche Napoli, Reggio Calabria e Catania lavorano 15mila addetti alle faccende di casa, ovvero il 13 per cento di tutti i lavoratori domestici maschi italiani. Nel territorio etneo si raggiunge il 21 per cento, nel Peloritano si sfiora il 30
Lavoro domestico, i dati del rapporto Domina «A Palermo e Messina su tre colf uno è uomo»
A Palermo e a Messina una colf su tre è maschio. Seguono Calabria e Campania con oltre il 15 per cento degli assunti. In controtendenza Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise, dove gli uomini svolgono prevalentemente mansioni di cura alla persona. Il terzo rapporto Domina sul lavoro domestico fotografa la dimensione regionale delle assunzioni maschili nel settore del lavoro domestico.
L’incidenza, mediamente del 12,4 per cento a livello nazionale, raggiunge il 22,4 per cento in Sicilia e supera il 15 per cento in Calabria e Campania. In quasi tutte le regioni gli uomini sono impiegati prevalentemente come colf. Prima provincia con la maggiore incidenza di domestici maschi è Palermo sono oltre 4mila: il 28,4 per cento del totale e rappresentano il 3,5 per cento dei lavoratori maschi.
Se poi si considerano solo i collaboratori familiari, l’incidenza arriva al 32,4 per cento. In questo caso si tratta nella maggior parte dei casi di addetti alla pulizia con cittadinanza straniera. L’incidenza supera il 20 per cento in altre quattro province del Sud: Messina (26,7 per cento), Napoli (23,0 per cento), Reggio Calabria (21,8 per cento) e Catania (21 per cento). In queste province lavorano 15mila addetti domestici, ovvero il 13 per cento di tutti i lavoratori maschi italiani del settore. La mappa, che riporta l’incidenza percentuale, evidenzia come in molte province del Sud il fenomeno sia piuttosto significativo.