Ieri, la Polizia di Stato ha effettuato controlli straordinari volti a contrastare l’illegalità diffusa nel quartiere di Zia Lisa e, in particolare, all’interno del cimitero di Catania dove sono state accertate le condizioni di lavoro dei lavoratori e delle ditte ivi operanti e il rispetto della normativa in materia di sicurezza, salubrità sui luoghi di […]
Lavora nella ditta al Cimitero ma prende la disoccupazione
Ieri, la Polizia di Stato ha effettuato controlli straordinari volti a contrastare l’illegalità diffusa nel quartiere di Zia Lisa e, in particolare, all’interno del cimitero di Catania dove sono state accertate le condizioni di lavoro dei lavoratori e delle ditte ivi operanti e il rispetto della normativa in materia di sicurezza, salubrità sui luoghi di lavoro ed erogazione dei sussidi pubblici quali reddito di cittadinanza e indennità di disoccupazione.
Nella circostanza, sono stati controllati diversi dipendenti e titolari di ditte che operano in detta area cimiteriale e che, prevalentemente, si occupano di realizzare scavi per tombe e lavori edilizi sulle stesse.
Il titolare di una ditta è stato indagato in stato di libertà in concorso con il suo dipendente per il reato ambientale che punisce, tra l’altro, il trasporto illegale di rifiuti speciali, in questo caso derivanti dagli scavi di terra e rocce per i lavori edilizi di una tomba; inoltre, si è proceduto a contestare reati in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro.
È stato anche accertato che, senza alcuna autorizzazione e senza i dispositivi di sicurezza individuali (caschi e simili), avevano prelevato un ingente quantitativo di rifiuti speciali derivanti dallo svuotamento del terreno ove realizzare le tombe, al fine di trasportarli fuori il cimitero a bordo di un camion privo di iscrizione all’albo regionale e senza i requisiti previsti dalla legge per effettuare detto lavoro. Il dipendente è stato, inoltre, indagato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e, a tal riguardo, percepisce indebitamente da cinque mesi l’indennità di disoccupazione pari a circa novecento euro al mese; per tale motivo, oltre a contestare i gli anzidetti reati, si è proceduto al sequestro penale preventivo del mezzo e dei formulari di identificazione.
Ancora, il titolare di un’altra ditta individuale è stato indagato per reati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e ciò per aver effettuato gli scavi utili per la realizzazione di una tomba senza indossare i previsti dispositivi di sicurezza; analoghe violazioni sono state contestate ad un dipendente di un’altra ditta che, pur avendo nella disponibilità i dispositivi di sicurezza individuali, ha effettuato dei lavori di manutenzione all’interno di una confraternita senza indossarli.
Pertanto e al fine di adottare ulteriori provvedimenti, verranno informati gli organi competenti e, tra questi, verrà informato anche l’Ufficio Asp Spresal competente in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro. Sul posto è intervenuto anche personale del Nucleo Operativo Regionale del Corpo Forestale.
(Fonte: Ufficio stampa questura di Catania)